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Ladispoli, “Giù le mani da Torre Flavia”: i risultati del dibattito

I relatori hanno espresso con forza la propria contrarietà ai nuovi progetti di cementificazione che minacciano la Palude di Torre Flavia

Ladispoli, “Giù le mani da Torre Flavia”: i risultati del dibattito –

Un pubblico numeroso e attento ha partecipato, ieri 12 settembre, all’incontro-dibattito organizzato dal “Ladispoli Forum Ambiente” in cui sono intervenuti illustri esperti del territorio ed oltre: Antonio Pizzuti Piccoli (naturalista zoologo, Oasi Naturale del Bosco di Palo), Nadia De Rossi (Guida turistica di Artemide guide), Marina Morelli (Presidente della Strada del vino e dei prodotti tipici delle terre etrusco-romane), Flavio Enei (Archeologo, Direttore del Polo Museale Civico del Castello di Santa Severa) e Alessandro Polinori (Presidente Lipu Birdlife Italia).

I relatori hanno espresso con forza la propria contrarietà ai nuovi progetti di cementificazione che minacciano la Palude di Torre Flavia.

Ricordiamo che la nuova variante di piano regolatore permetterà la costruzione di circa 400.000 metri cubi di cemento con un aumento minimo di 4.000 abitanti che, ovviamente,  andranno ad impattare sui servizi idrico-fognari, sul traffico e sulla vivibilità cittadina, oltre che causare danni all’ambiente ed al turismo come riferito dai relatori che hanno posto l’accento sull’importanza di una diversa gestione del territorio, nel rispetto della natura e della sua storia ed in linea con le direttive emanate dall’Unione riguardanti la lotta al cambiamento climatico.

Infatti, hanno spiegato i relatori,  una ulteriore cementificazione non solo costituisce un fattore di rischio in caso di piogge intense, rendendo impermeabile il suolo, non solo sottrae alberi alla collettività e corridoi ecologici per gli animali delle Oasi naturali già presenti, destinandole alle scomparsa, ma è anche una minaccia a quanto di buono fatto finora: alla sostenibilità del turismo, che sta già migliorando nella direzione indicata dalla Associazione “Strada del vino e dei prodotti tipici delle terre etrusco-romane”; una minaccia alle politiche culturali virtuose messe in atto finora per valorizzare il grande patrimonio archeologico presente, ad esempio, pensiamo al Castello di Santa Severa, che sta dando lavoro a 100 persone, o alla stessa Artemide guide e alle persistenze archeologiche di Ladispoli.

L’evento, svoltosi presso lo Stabilimento Columbia che ringraziamo per la generosa ospitalità, è solo il primo di una serie di iniziative di sensibilizzazione ambientale che saranno messe in campo nei prossimi mesi aperte a tutta la cittadinanza, per cercare di costruire una nuova consapevolezza e un futuro migliore per tutti. Le associazioni ed i cittadini che si vogliono unire alle battaglie per l’ambiente possono scrivere una mail a [email protected] oppure visitare la nostra pagina Facebook.

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