Baccini considerato dal gruppo criminale un ostacolo per la vicenda di una nobildonna romana e di un conto in sospeso con una banca
Fiumicino, sventato attentato nei confronti di Baccini –
Erano pronti a eliminare ogni ostacolo, compreso l’ex ministro Mario Baccini. Minacce non arrivate a destinazione, ma circostanziate e preoccupanti. Le minacce sarebbero partiti da padre e figlio mafiosi, per risolvere un contenzioso da 16milioni di euro.
Dietro, la vicenda di una nobildonna romana che aveva un conto in sospeso con una filiale bancaria e l’impossibilità di ottenere scorciatoie illegali. Secondo la ricostruzione dei Ros, i due, erano pronti a eliminare ogni ostacolo, compreso l’ex ministro Baccini, con il padre che era determinato: “Se poi a Baccini gli si devono rompere le corna per davvero, gliele rompiamo”.
“Apprendo con preoccupazione dalla stampa che ci sarebbe stato contro di me una pianificazione di attentato da parte di un noto gruppo mafioso, secondo cui sarei stato ostacolo per i loro affari”, ha detto Baccini apprendendo della notizia. “Ringrazio i Ros, i Carabinieri insieme alla magistratura per aver sventato questa azione criminale e perseguito questi soggetti”.