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Cerveteri, Bucchi (FdI): “Un calvario le strade della città”

Il capogruppo di Fdi è tornato a parlare in consiglio comunale del problema dello stato delle strade comunali ex-Arsial

Cerveteri, Bucchi (FdI): “Un calvario le strade della città” –

Luigino Bucchi, capo gruppo di Fratelli d’Italia a Cerveteri, in occasione dell’ultimo consiglio comunale è tornato ancora una volta a testimoniare lo stato disastroso in cui versano ormai le strade di Cerveteri.

Lo ha fatto con un’interpellanza condivisa anche dai consiglieri di minoranza, Salvatore Orsomando, Lamberto Ramazzotti, Giovanni Moscherini e Emanuele Vecchiotti.

Si tratta di alcuni tratti di strada nel centro urbano della città come spesso denunciato e documentato quotidianamente anche da diversi cittadini attraverso i social e di molte strade extraurbane ex Arsial (Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) cedute teoricamente al comune di Cerveteri nel 1999 in virtù dell’art.53 della Legge n°7 dello stesso anno come ricordato nel dibattito in aula dallo stesso Bucchi che ha citato tra l’altro anche una lettera inviata da Arsial al comune di Cerveteri il 27 gennaio 2011registrata con il protocollo n°3100.

Alla lettera in questione, infatti, Arsial alla quale il comune di Cerveteri in virtù di un ordinanza sindacale, la n° 55 e la n°56 del 29/10/2010 chiedeva un intervento urgente per il ripristino, consolidamento ed apposizione di segnaletica sulle strade ubicate nel territorio comunale rispondeva “che la Regione Lazio ha tentato più volte di stabilire per legge il passaggio delle infrastrutture di trasformazione fondiaria agli enti locali, fino all’emanazione della legge regionale 7/99 che né stabilisce, in forma ultimativa, il trasferimento coattivo ai comuni. In ossequio alla richiamata legge regionale 7/99, Arsial ha disposto con proprie deliberazioni, di cedere ai comuni, a titolo non oneroso, tutte le infrastrutture stradali, tra le quali quelle ubicate nel comune di Cerveteri, località Pian della Carlotta, Casetta Mattei, I Terzi ecc. In base al combinato della legge e delle norme contenute nel R.D. 215/1933 sopra citate, i comuni non possono rifiutarsi di assumersi la proprietà, né i compiti di manutenzione delle strade interpoderali, realizzate a suo tempo dall’Ente Maremma, che siano state aperte al pubblico transito generale. Si osserva, inoltre che, non esistendo alcuna norma di legge che obblighi tuttora l’Arsial a manutenere indefinitamente le strade interpoderali, con spese a proprio carico, ed atteso l’obbligo di trasferimento disposto dalla legge 7/99, la manutenzione della maglia viaria realizzata dall’Ente Maremma, che ha assunto funzioni di pubblico passaggio, non può gravare che sull’Amministrazione comunale”.

In pratica, un vero calvario per gli abitanti costretti a percorrere tutti i giorni queste strade che ha distanza di 70 anni dalla loro realizzazione e nonostante leggi al riguardo come sopra specificato sono ancora oggetto di un continuo scaricabarile tra Arsial, Regione Lazio e amministrazione comunale che oltre a non rispondere alle petizioni, lettere e proteste dei cittadini, secondo l’assessore ai lavori pubblici per il momento non sarebbe intenzionata ad accollarsi la manutenzione delle strade in questione con la conseguenza che gli interventi di riparazione non andranno oltre l’urgente rattoppo di qualche buca qua là.

Come se non bastasse, ha inoltre, dichiarato Bucchi a margine del consiglio comunale, sulle strade che attraversano il territorio comunale di competenza

di città metropolitana di Roma a causa del disastrato manto stradale i limiti di velocità sono stati rivisti al ribasso passando da 70km/h a 30km/h creando ulteriore disagio agli utenti.

Stessa situazione nei tratti di strada provinciale che attraversano i centri urbani dove la manutenzione è del comune che non intervenendo in tempi certi si è prontamente adeguato ai provvedimenti presi da Città Metropolitana di Roma” abbassando i limiti di velocità a 30km/h anche su quei tratti.

(Immagine di repertorio)

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