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Trevignano: per la diocesi la Madonna non è mai apparsa

Per la Commissione diocesana non c’è nulla di soprannaturale nella vicenda delle visioni di Gisella Cardia e ora l’Ente Parco vuole fare ricorso al Consiglio di Stato

Trevignano: per la diocesi la Madonna non è mai apparsa –

La Madonna non è apparsa a Trevignano Romano: per la Commissione diocesana di Civita Castellana le visioni di Gisella Cardia non sono autentiche.

Il vescovo Marco Salvi invita ad affidarsi alle valutazioni del vescovo stesso sulle questioni di fede e religione riguardanti Cristo e i santi.

La relazione e i criteri adottati dalla Commissione diocesana

La relazione della Commissione era arrivata già a fine gennaio sulla scrivania di Monsignor Salvi, ma ora sono state rese pubbliche e si concludono con il verdetto di “Constat de non supernaturalitate”: in sostanza non c’è nulla di soprannaturale.

Il vescovo si è avvalso di un mariologo, un teologo, un canonista e uno psicologo oltre che delle consulenze di alcuni specialisti.

Salvi ha dichiarato di aver chiesto l’accesso agli atti della Procura di Roma, ma di non averla mai ottenuta. Ha anche consigliato a Gisella Cardia di sottoporsi ad una visita psichiatrica svolta da cinque professionisti guidati dal dottor Fabrizio Iecher.

Uno dei criteri di valutazione è stata l’analisi dei testi che a dire della Cardia le fossero stati dettati dalla Madonna il 3 di ogni mese, ma proprio questi testi sono stati ritenuti contrari a quanto espresso nelle sacre scritture.

L’Ente Parco ricorre in appello e plaude la decisione del Vescovo Salvi

Dopo le parole del Vescovo Salvi, il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano ha dichiarato di voler fare appello al Consiglio di Stato a fronte della sentenza negativa del TAR del Lazio.

In discussione è la concessione data dall’Ente all’associazione Madonna di Trevignano Ets-Onlus per recintare una parte della proprietà del parco stesso e poi ritirata all’indomani dell’inizio delle indagini.

Il TAR aveva emesso una sentenza a favore dell’associazione e contraria all’Ente Parco.

“Sin dal 2021, chiediamo il ripristino di uno stato di legalità, cioè quanto da sempre perseguito insieme all’amministrazione comunale trevignanese – affermano Tiziana Pepe Esposito e Daniele Badaloni, rispettivamente Commissario straordinario e Direttore dell’ente Parco – per questo ricorriamo in secondo grado di giudizio, affinché possa definitivamente essere fatta chiarezza, anche da un punto di vista amministrativo, su una vicenda diventata ormai di dominio pubblico.

Nostra intenzione è andare fino in fondo, a tutela degli interessi di tutti i cittadini e nella preservazione dell’area naturale protetta”, concludono.

Claudio Lippi

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