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Lago di Martignano, blitz anti-bivacco dei Guardiaparco

Nella stagione estiva intensificati i controlli a tutela del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano: vietati campeggio, abbandono rifiuti e accensione fuochi. Multe ai trasgressori: mettono a rischio specie protette e avifauna selvatica

“Per la prevenzione e il contrasto di reati ambientali, tuteliamo il Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano, nell’interesse comune”: è questo l’impegno dell’Ente regionale per prevenire o eliminare ogni forma di degrado ambientale per il recupero degli habitat naturali, dei paesaggi e per la conservazione di specie animali e vegetali. Un impegno a maggior ragione intensificato nella stagione estiva. I Guardiaparco, servizio di vigilanza e polizia giudiziaria, hanno intensificato i controlli per proteggere uno dei più suggestivi gioielli naturalistici del Lazio, preso d’assalto da turisti e non solo. Bivacco e campeggio abusivo, accensione di fuochi non autorizzati e rilascio di rifiuti: il bilancio dopo ferragosto penalizza condotte illecite in favore della custodia della natura.

Lago di Martignano, blitz anti-bivacco dei Guardiaparco

In un servizio di pattugliamento interforze sul lago di Martignano con i Carabinieri Forestali della stazione di Manziana, Carabinieri e Polizia Locale di Anguillara Sabazia, i Guardiaparco hanno redatto 22 verbali di accertamento amministrativo per violazioni delle norme regionali in materia di aree protette che vietano il campeggio abusivo sul territorio. Alcuni avventori hanno pure acceso fuochi mettendo a rischio incendio l’area, tagliando parti di alberi, abbandonando sul terreno anche una grande quantità di rifiuti, pescando sprovvisti di licenza e utilizzando detersivi per stoviglie direttamente nelle acque del lago, tutti comportamenti illeciti e assolutamente contrari alla conservazione ambientale di un sito unico come lo specchio d’acqua di Martignano, ricca di avifauna selvatica, il più importante d’Italia per lo svernamento del fistione turco (Netta rufina), un’anatra bellissima e particolarmente rara. Non solo, perché per rimuovere l’enorme mole di immondizia, è stato necessario l’intervento di una ditta specializzata nella raccolta. “Molto spesso – il commento dal Parco – le persone sanzionate non si rendono conto del disturbo ambientale prodotto: a volte fanno uso di alcolici e droghe come dimostrano i tanti sequestri di sostanze stupefacenti effettuati nel corso degli anni dalle forze dell’ordine”.

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