Gli incivili hanno preso di mira in particolar modo il lungomare e la zona nei pressi della stazione ferroviaria. Cittadini furiosi
Ladispoli in balìa dei vandali – Muri imbrattati da firme incomprensibili di writers che si credono Picasso o Leonardo Da Vinci.
Arredi pubblici e non solo distrutti senza un perché se non per arrecare un danno alla collettività.
A denunciare, esasperati, gli atti vandalici che si stanno compiendo a dismisura nella città balneare sono gli stessi cittadini.
Panchine, muri imbrattati con bombolette spray stanno deturpando le zone nei pressi della stazione ferroviaria, anche sui muri da poco riverniciati da parte di RFI.
Segno che a questi “artisti” del bene collettivo poco importa.
Il dubbio è che a metterci le mani siano proprio dei giovani. Troppo annoiati forse per restare con le mani in mano e con uno scarso senso del rispetto e dell’educazione.
Purtroppo sembra ormai un fatto assodato che il problema dell’inciviltà dai giovani ai meno giovani, in città sembri regnare sovrano.
Nei giorni scorsi, oltre alle scritte, sul lungomare erano stati presi di mira i muretti che separano i marciapiedi dalla spiaggia.
E secondo le denunce di alcuni residenti della zona, nel mirino dei vandali erano finite anche auto e alcuni stabilimenti balneari.
Tra rifiuti abbandonati in ogni dove, pur di evitare di dedicarsi alla raccolta differenziata o recarsi all’isola ecologica per lo smaltimento degli ingombranti, e i ragazzi che usciti fuori di casa sembrano trasformarsi in piccoli uomini e piccole donne incivili, la città soffre.
E con essa a soffrire sono proprio i cittadini.
La parte buona della città che la vorrebbe sempre pulita e accogliente.
Gli stessi che ormai hanno preso l’abitudine di rimediare da soli agli sbagli e agli atti “goliardici” di chi invece di rispetto non ne ha.
L’appello all’amministrazione comunale è sempre lo stesso: si incrementi la vigilanza soprattutto in quelle zone a rischio.
Si attivino delle telecamere di videosorveglianza e si scovino i responsabili di tali gesti per sanzionarli a dovere.
Non solo sanzioni pecuniarie, ma anche il compito di ripulire e riparare quanto distrutto e imbrattato.