Sono questi gli argomenti di cui si è discusso principalmente durante l’assemblea dei lavoratori di ieri mattina
Salute e Sicurezza, le due priorità delle organizzazioni sindacali-
Salute e sicurezza.
Saranno questi i due aspetti che già a partire dai prossimi giorni le organizzazioni sindacali affronterà con Camassa, Asv e amministrazione comunale.
Sono questi gli argomenti di cui si è discusso principalmente durante l’assemblea dei lavoratori di ieri mattina.
«Non è più concepibile – ha spiegato il rappresentante della Fp Cgil Roberto Meroldi – che i lavoratori vengano a lavoro già con i vestiti da lavoro direttamente da casa perché non c’è la possibilità di potersi cambiare in cantiere».
Una situazione di certo poco “igienica” se si considera il materiale con cui i dipendenti sono a contatto quotidianamente: i rifiuti.
E’ dunque poco igienico per i lavoratori e le loro famiglie che questi siano “costretti” a rincasare con le divise che successivamente saranno lavate in lavatrice magari con gli abiti di tutta la famiglia, come ha tenuto a sottolineare il rappresentante sindacale.
E poi c’è la questione relativa alla sicurezza sul lavoro, principalmente legata ai mezzi e alle attrezzature.
«Questo comparto – ha spiegato Meroldi – ha visto sin dall’inizio dell’anno ben 10/11 casi di morti sul lavoro (dato nazionale)».
Il pericolo maggiore sta nell’esser tornati “indietro” nel tempo con l’avvento del porta a porta. Mentre infatti prima «era tutto meccanizzato, riducendo così gli infortuni – ora si è tornati indietro.
Fare il porta a porta – ha proseguito vuol dire essere tornati indietro a 30 anni fa».
E se in Italia c’è chi si è adeguato, investendo su mezzi, attrezzature e sulla sicurezza in generale, c’è ancora chi non lo ha fatto.
Scendendo alla realtà del territorio, e dunque quella a cui deve far fronte la città etrusca, sarebbero emerse delle situazioni, relative ai carichi di lavoro «che possono essere affrontati».
Ed è proprio di questo che il sindacato conta di poter parlare nei prossimi giorni con l’amministrazione comunale e con l’Ati, senza dimenticare ovviamente la vertenza ancora aperta relativa ai dipendenti della Asv a cui è scaduto il contratto e che non hanno ottenuto la stabilizzazione per l’assenza della ditta al tavolo di concertazione.
Questo ha causato la mancata stabilizzazione dei lavoratori. «La vertenza sulla stabilizzazione – ha detto Meroldi – è stata chiusa solo parzialmente. I lavoratori di Asv non vanno abbandonati, quindi proseguiremo fino a preseguire l’obiettivo».