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Ladispoli, pronto il bando per il Massimo Freccia

Ladispoli cinema costo zero

Per le opere di messa in sicurezza necessari 230 mila euro

E’ finalmente pronto il bando per l’affidamento a un privato dell’auditorium Massimo Freccia. La struttura, inaugurata diverse volte già dalla precedente amministrazione, era stata chiusa a causa dell’assenza dei requisiti di sicurezza necesari per legge. A mancare erano alcuni certificati, oltre che a opere necessarie per la fruizione dei locali, come ad esempio l’aria condizionata e il riscaldamento nella sala. E così nonostante le inuaugurazioni il teatro, all’interno del quale sarebbe dovuto sorgere anche il nuovo cinema di Ladispoli, dopo la chiusura dello storico “Lucciola” in pieno centro cittadino, è chiuso da due anni, con l’impossibilità di essere utilizzato anche dalle diverse compagnie teatrali e non presenti sul territorio. Già prima dell’estate l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore alla Cultura Marco Milani, aveva annunciato la pubblicazione di un bando per reperire il privato interessato a farsi carico della strutture, del completamento delle opere assenti e magari, perché no, ad apportarvi qualche miglioria, come ad esempio, proprio la realizzazione di una sala cinematografica così da restituire alla città il suo cinema. Bando annunciato prima dell’estate ma che solo ora, arriva a dama a causa dell’intoppo riscontrato dall’amministrazione comunale. A quanto pare infatti, i locali sorpastanti l’auditorium Massimo Freccia sarebbero stati occupati abusivamente. Situazione che, dunque, ha stoppato l’iter burocratico. Ora a quanto pare quei locali sono tornati nuovamente in possesso degli amministratori di Palazzo Falcone che hanno riavviato il percorso intrapreso. Sebbene il bando sia aperto a tutti, associazioni comprese, difficilmente qualche associazione potrà aggiudicarsi la vittoria a causa dei costi troppo alti per il completamento delle opere necessarie alla riapertura dell’auditorium stesso, come la messa a norma dell’impianto elettrico, o la realizzazione dell’Unità di trattamento dell’aria che ad oggi risulterebbe assente. Si parla infatti di 230mila euro circa. Ai privati che decideranno di partecipare al bando, la possibilità di presentare all’interno delle loro offerte, anche dei progetti per migliorare la struttura già esistente, come ad esempio la ristrutturazione e dunque apertura della seconda sala dell’auditorium. Già prima dell’estate, inoltre, l’assessore alla Cultura, Milani aveva specificato come, nonostante l’affidamento a un privato della struttura, il Comune avrebbe chiesto degli spazi da poter utilizzare per le associazioni culturali e teatrali del territorio. «Abbiamo richiesto – aveva detto Milani – che la struttura sia concessa a noi e alle realtà del territorio, per determinati periodi dell’anno» così da garantire loro uno spazio dove potersi esibire. Ma a differenza di quanto annunciato proprio prima dell’estate, i tempi di riapertura slitteranno inesorabilmente al prossimo anno, almeno.