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Ladispoli, il M5S: “Una sera in consiglio comunale: ‘qualcuno mente'”

I grillini puntano i riflettori sulla massima assise cittadina e su: Polifunzionale, distretto socio sanitario, …

Ladispoli, il M5S: “Una sera in consiglio comunale: ‘qualcuno mente'” –

Riceviamo e pubblichiamo –

Ladispoli M5S consiglio comunale

Una sera in consiglio comunale – parte prima: “qualcuno mente”.

Venerdì sera in consiglio comunale abbiamo assistito a momenti gioiosi, a vicende che potrebbero fare discutere ed a tentativi di mistificazioni. Tra i primi annoveriamo le premiazioni alla società sportiva Debby roller team per gli ottimi risultati sportivi raggiunti e la consegna di una targa al ragioniere capo Antonio Arata per l’attività svolta in tutti questi anni presso il comune di Ladispoli.

Ovviamente il m5s partecipa con gioia a questi eventi, si congratula con i giovanissimi atleti e si complimenta con il ragioniere Arata che, con il suo staff, ha tenuto le redini contabili del municipio.

Ad inizio seduta, come M5S, abbiamo presentato una “domanda di attualità”. Abbiamo chiesto al sindaco di rispondere, formalmente, alle gravi dichiarazioni rese alla stampa dal Dirigente dell’istituto scolastico C. Melone Prof. Agresti. Il dirigente nei giorni 18 e 21 Settembre aveva affermato che la struttura dell’ex Polifunzionale, attuale Teatro Vannini, era stata dichiarata, dall’assessore e dai tecnici comunale in presenza di testimoni, inagibile e necessitante di inevitabili lavori di manutenzione. Il primo cittadino ha risposto che quanto dichiarato dal Prof. Agresti è falso e meritevole di querela per diffamazione. I genitori dei piccoli studenti possono quindi essere rassicurati sulla stabilità della struttura ma potrebbero avere qualche perplessità sul dirigente che avrebbe montato una polemica farlocca per un qualche motivo non noto. Attendiamo una doverosa replica.  

Una sera in consiglio – parte seconda: “qualcosa da chiarire nel Sociale”.

Si è quindi entrati nei punti all’ordine del giorno e si è votato sulla variazione di bilancio che ha consentito, con ingiustificato ritardo, al comune di Ladispoli, diventato mesi fa comune capofila del distretto sociosanitario, di ricevere da Cerveteri i fondi che ed Stato e Regione destinano all’assistenza delle persone svantaggiate. Il M5S ha dato voto favorevole chiedendo al contempo di verificare se, come affermato dall’ex assessore al sociale, negli ultimi anni di gestione da parte del sindaco Pascucci, fondi per svariate centinaia di migliaia di euro non siano state assegnati agli aventi diritto, comportando un ulteriore danno a persone che già devono confrontarsi con tante sofferenze. 
Una sera in consiglio – parte terza: “dove sono i consiglieri di opposizione?”

Si è, quindi, discusso un punto urbanistico: la richiesta di un’attività di autodemolizione di accedere ad un procedimento di Conferenza dei servizi per giungere ad una modifica dell’attuale Variante di Piano regolatore e poter essere legittimata ad operare. Il vigente Piano regolatore generale di Ladispoli è ormai ridotto ad un colabrodo. Edilizia privata e attività commerciali hanno piegato vincoli e norme urbanistiche ai propri interessi, nella negligente compiacenza dell’attuale e delle precedenti amministrazioni. La posizione del M5S, che abbiamo espresso in aula, è che le diverse attività hanno diritto ad avere degli spazi dove poter esercitare in sicurezza, a tutela dell’ambiente e delle persone che risiedono nel territorio vicino. 

Questi spazi non possono essere il risultato di una anarchia predatoria ma devono essere stabiliti sulla base di una programmazione che sia incardinata su una Valutazione Ambientale Strategica che indirizzi lo sviluppo di tutto il territorio comunale, non modificabile a seconda dei desideri particolari di ognuno.  Ladispoli ha una superficie di 25 km quadri ed ha tre autodemolizioni, Civitavecchia (grande tre volte il nostro comune) ne ha quattro e Cerveteri nessuno. Chiaramente il M5S, unico nell’opposizione, ha espresso il parere contrario.

Comprendiamo il voto favorevole del consigliere di “Si può fare” che, avendo negli ultimi vent’anni una non contestabile corresponsabilità nei disastri urbanistici, ha votato con coerenza. Difficile spiegare quale aspetto del punto urbanistico abbia preoccupato gli altri esponenti dell’opposizione che hanno abbandonato l’aula. Per chi sogna di candidarsi nel 2022 a guidare la nostra cittadina non è un gesto di coraggio e trasparenza sfuggire queste occasioni di dibattito pubblico. Un cittadino malizioso potrebbe dedurne che alcuni personaggi, nonostante cerchino di presentarsi come il “nuovo ma esperto”, siano in realtà già compromessi con il passato.    

Al sindaco Grando, che abusando del privilegio, concesso dal Presidente del consiglio, del chiudere le discussioni in aula, ha, per malizia politica o per sincera semplicità, completamente frainteso le nostre motivazioni, ribadiamo che, come per tre volte ripetuto in aula, il M5S non è contrario ad ogni proposta di attività imprenditoriale sul territorio, specialmente quelle basate sul riciclo dei materiali. Abbiamo infatti ricordato in aula che buona parte del problema rifiuti a Roma deriva proprio dalla mancanza di una pianificazione degli impianti da parte della regione Lazio, inoltre è stata proprio l’amministrazione Grando ad affossare, definitivamente, la proposta di un impianto di compostaggio a Ladispoli, quello si utile visti i costi che sopportiamo per lo smaltimento. Siamo invece contrari alla gestione caotica, prepotente e incapace di avere una visione del futuro come quella di modificare la variante di Piano Regolatore per far utilizzare un terreno a destinazione agricola come autodemolizione.

Una sera al Consiglio, parte quarta ed ultima: “dove sono i consiglieri di maggioranza? ..ops.. seconda convocazione”

La serata in consiglio si sarebbe conclusa con un tranquillo voto sul bilancio consolidato se non fosse che un paio di consiglieri di maggioranza, quatti quatti, hanno abbandonato l’aula lasciando il sindaco senza l’autonomia del numero legale.

Provvidamente il Presidente del consiglio aveva programmato la seconda convocazione nella stessa serata e dopo qualche minuto di sospensione si è potuto riprendere i lavori. Una vera fortuna! Immaginiamo che con questa maggioranza traballante la scenetta sia destinata a ripetersi e l’esaurimento dei punti in discussione in seconda convocazione potrebbe diventare abituale a Ladispoli.  

Nella pausa dei lavori, tra prima e seconda convocazione, sono stati resi i giusti onori ed omaggi al dirigente Antonio Arata. A lui va la nostra stima, simpatia e gratitudine per aver sorvegliato i conti del Comune, grazie.

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