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“Il Cammino degli Etruschi”: dodici comuni fanno rete per creare un’unica identità culturale e turistica per l’Etruria

Presentato in Sala Ruspoli il progetto che mette in rete sentieri e percorsi da Cerveteri a Vulci, trasformandoli in un unico grande cammino etrusco

“Il Cammino degli Etruschi”: dodici comuni fanno rete per creare un’unica identità culturale e turistica per l’Etruria – di Giovanni Zucconi

Venerdì scorso in Sala Ruspoli si è svolto un evento che solo apparentemente è stato uguale a tanti altri che l’hanno preceduto.

“Il Cammino degli Etruschi”: dodici comuni fanno rete per creare un’unica identità culturale e turistica per l’Etruria

Ma non è stata la “solita” presentazione. Bensì il racconto di un progetto che, se andrà concretamente in porto come speriamo tutti, cambierà il modo in cui il mondo guarderà all’Etruria. E, soprattutto, sarà un esempio virtuoso di come dovrebbero essere affrontati i progetti che riguardano un territorio vasto e sovracomunale come quello abitato dagli Etruschi.

La presentazione del “Cammino degli Etruschi” è stata soprattutto questo: un momento in cui dodici Comuni dell’Etruria hanno deciso di riconoscersi in un’unica identità. Mettendo da parte, per una volta davvero, il tradizionale campanilismo. Lavorando tutti insieme per un progetto sovracomunale. Che non porterà benefici ad un solo Comune in particolare. Ma a tutto il territorio che noi chiamiamo Etruria.

Che cosa è, in poche parole, “Il Cammino degli Etruschi”? È un filo rosso, anzi tanti fili rossi che uniscono tutto il territorio etrusco. Da Cerveteri a Vulci. Questi fili rossi sono i sentieri e i percorsi escursionistici che sono stati messi in rete. Sono cammini che già esistono, ma che finora sono rimasti separati l’un l’altro, e non legati tra di loro con un unico marchio riconoscibile da tutti. Sentieri per questo poco visibili. E poco promossi, se non localmente.

“Il Cammino degli Etruschi”: dodici comuni fanno rete per creare un’unica identità culturale e turistica per l’Etruria

Il Cammino degli Etruschi è quindi un progetto che non parte da un foglio bianco. Ma che utilizza al meglio quello che giù esiste nel territorio. E ha un duplice obiettivo: dare un filo conduttore a questo mosaico di sentieri e, soprattutto, provare a trattenere sul territorio i turisti non per una semplice escursione mordi e fuggi. Ma per “un viaggio lento alla scoperta delle stratificazioni e della ricchezza storica, archeologica, paesaggistica ed economica dei nostri luoghi”.

I Comuni che si sono mesi in rete sono: Ladispoli, Montalto di Castro, Cerveteri, Santa Marinella, Tarquinia, Civitavecchia, Canale Monterano, Blera, Barbarano Romano, Tolfa, Allumiere e Civitella Cesi.

Ha spiegato la Sindaca Elena Gubetti, nella veste di padrona di casa dell’evento, che il progetto è partito da lontano. Si è iniziato a ragionarci già nel 2015. E ha come principio fondamentale la valorizzazione, nei nostri territori, del turismo lento e non solo del turismo mordi e fuggi. Quello che prevede una visita, più o meno veloce, delle nostre aree archeologiche. Questo perché, ha affermato la Gubetti, “i nostri luoghi non hanno soltanto 3000 anni di storia, affondando le radici nella civiltà etrusca. Ma perché sono territori bellissimi e intatti. Che nulla hanno da invidiare a quelli toscani o umbri dove questo tipo di turismo è già maturo. L’idea è chiara: fare dei cammini un motore di sviluppo economico e occupazionale. Senza snaturare i luoghi, ma anzi valorizzandone la magia.”

Conclude poi la Gubetti condividendo il suo sogno: “…che questa terra diventi “un luogo desiderato”. Dove i cittadini non solo del Lazio, ma di tutta Italia e del mondo, hanno voglia di venire a scoprire questa civiltà e questi luoghi”.

Ma il Cammino degli Etruschi non è neanche un obiettivo finale. È solo l’inizio di un percorso, altrettanto ambizioso, che vuole sostenere la candidatura di Tarquinia a Capitale italiana della Cultura 2028. Dove sarà ancora di più necessario fare lavorare tutte e dodici le Amministrazioni comunali intorno ad un progetto unitario e sfidante.

Ma per raggiungere questi risultati non basta la buona volontà degli Amministratori. È necessario innanzitutto qualcuno che elabori un progetto. È poi necessaria una regia che coordini le varie fasi e iniziative. E che batta il tempo per fare rispettare obiettivi e scadenze. E questo compito lo sta assolvendo la DMO Etruskey. Rappresentata, durante l’evento, dalla Destination Manager, Federica Scala. Che segue il progetto ormai da sei mesi.

“Il Cammino degli Etruschi”: dodici comuni fanno rete per creare un’unica identità culturale e turistica per l’Etruria

E lo ha seguito con un’energia e determinazione che è stata sottolineata in tutti gli interventi dei Sindaci e degli Assessori presenti alla presentazione. In particolare, l’Assessore alla Cultura di Ladispoli, Margherita Frappa, ha ringraziato Federica Scala per la sua capacità di aver trasformato il proverbiale campanilismo dei Comuni in una rete fatta di diverse realtà, spesso molto diverse, che sta marciando unita verso grandi obiettivi. Lavorando per creare un’unica identità di territorio. Identità culturale, naturale e umana. Riconoscibile e riconosciuta da tutti i turisti che decideranno di visitare il territorio dell’Etruria.

La Frappa ha poi concluso sottolineando che “il Cammino degli Etruschi è solo il primo passo concreto di un percorso che mette insieme realtà grandi e piccole. Dove i centri minori non sono più periferia ma tappe preziose di una narrazione condivisa. A dimostrazione che il territorio etrusco non si limita, o finisce, alle aree o alle città più famose. Ma continua in zone ancora poco raccontate e meno conosciute”.

I cammini, viene ripetuto più volte durante la presentazione, “permettono di entrare nei Paesi a passo lento”. Consentono quindi di incontrare chi ci vive, di generare relazioni umane, oltre che ritorni economici. Per questo, il Cammino degli Etruschi può diventare un potente strumento, non solo di promozione turistica, ma anche di coesione sociale.

Sono poi seguite le descrizioni di tutti i sentieri e i percorsi che costituiscono il Cammino degli Etruschi. Una carrellata di itinerari affascinanti e radicati nel loro territorio. Ma che, tutti insieme, costituiscono uno splendido biglietto da visita per l’Etruria. Ci sono percorsi per tutti i gusti e per tutte le gambe. Da quelli di pochi km per tutte le famiglie, a quelli di 150 Km per gli escursionisti più esigenti e preparati. Il Cammino degli Etruschi e la rete dei cammini della DMO Etruskey possono davvero diventare, se realmente mantenuti e fatti crescere nel tempo, uno strumento potente di promozione del territorio e un supporto concreto a un turismo diverso, più lento e più rispettoso.

La chiusura dell’evento, affidata alla Sindaca Gubetti è quasi inevitabile: “Dopo tanti discorsi, progetti, mappe e racconti, non ci resta che metterci in cammino e immergerci in questo magico mondo che è la terra degli Etruschi”.