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Cittàpolitica

Cerveteri, Paolacci sulla Sagra dell’Uva: “Salva grazie ai Rioni. Per il resto solo scelte incomprensibili”

“Sto pensando che per quanto riguarda la sagra dell’ Uva difficilmente riconducibile all’uva (non c’era nemmeno uno stand con l’UVA per appunto), ci sono diverse cose che non ho ben capito e non ho capito il motivo per cui sono state fatte. Le elenco un pò cosi, un pò come mi vengono a caso”.

Esordisce così il consigliere Gianluca Paolacci in un lungo post social.

“Intanto la scellerata decisione di lasciare fuori dal contesto della Festa il Centro Storico. Bastava mettere dei festoni e delle luci soffuse, dialogare con i commercianti del Centro storico per cercare di rendere il giusto merito al Nostro Meraviglioso centro storico. Magari Voi (amministratori) non lo apprezzate, ma vi assicuro che la stragrande maggioranza dei cittadini si. Sarebbe stato sufficiente far sfilare qualche nostro concittadino per le vie con abiti rappresentativi la vendemmia ed il vino, mettere qualche torchio qua e là, qualche macchina antica per macinare l’uva, fare qualche mostre fotografiche della raccolta dell’Uva e della macinatura e torchiatura. C’erano mille modi per far partecipare anche il centro storico alla sagra. E ringrazio di cuore Antonella Di Cola (perché il bello non ha colore politico) che almeno ha realizzato il mercatino dei bambini dando vita ad una piazza che era stata lasciata fuori dai giochi se non per la fontana del Mascherone. Abbiamo un Centro Storico che nulla ha da invidiare ai migliori centri Storici, e voi invece di valorizzarlo lo nascondete. Ravvedetevi”

“La cosa che proprio non mi va giù. Siamo proprio sicuri che in tutto il territorio non c’erano una ventina di esercenti che avrebbero potuto vendere i propri prodotti e le vere eccellenze locali senza dover affidare l’ intera area food ad una associazione che viene da fuori? Siamo certi che con programmazione per tempo non si sarebbero raccolte adesioni dei ristoratori o commercianti del nostro territorio per far degustare le nostre specialità ed i prodotti tipici? Ma voi amate davvero Cerveteri? Avreste dovuto coinvolgere le realtà locali e metterle in condizione di sviluppare la nostra economia e di far guadagnare le NOSTRE realtà”.

Cerveteri, Paolacci sulla Sagra dell'Uva: "Salva grazie ai Rioni. Per il resto solo scelte incomprensibili"
Cerveteri, Paolacci sulla Sagra dell’Uva: “Salva grazie ai Rioni. Per il resto solo scelte incomprensibili”

“Ancora una. Ma dico io! Ma una sagra dell’ UVA senza UVA che sagra è? Non è una sagra, bensì una festa. Magari ben riuscita, ma pur sempre una festa. Che ben venga, ci mancherebbe, ma abbiamo bisogno di rilanciare la nostra economia, un’economia che si è retta sempre negli anni sull’agricoltura, sull’edilizia e sul commercio. Oggi morte. La strada che è stata intrapresa non mi sembra sia migliore di quella percorsa finora. Cosa ci voleva a chiamare a raccolta tutti i produttori, le varie cantine ed organizzare insieme a loro degli stand (magari in legno) con uva e vino di propria produzione? Invece no! Solito associazionismo e dei nostri prodotti manco l’odore. Magari si poteva interpellare la Strada del Vino (associazione che include tutte le nostre eccellenze enogastronomiche) visto il bellissimo evento che hanno organizzato al castello di Santa Severa. Pensate che bella una Piazza Aldo Moro piena di stand con i nostri produttori a rappresentare le nostre eccellenze! Invece no! Meglio una sfilza di food truck venuti da “lontano”.

“Ci sarebbero tante altre cose – aggiunge il consigliere d’opposizione – ma poi diventerebbe polemica e non mi va. Volevo solo fare e condividere delle considerazioni fatte nei giorni della sagra. Chiudo con la considerazione alla quale tengo di più. Una festa molto ben riuscita almeno da un punto di vista numerico. Tante le persone accorse e presenti alla sagra e questo grazie all’ impegno immenso che hanno messo tutte quelle persone che per il bene della Città si lasciano alle spalle il proprio credo politico ed i propri punti di vista personali. Gente spinta solo ed esclusivamente dal grande amore per la propria città. Parlo dei RIONI e di tutte le persone che li seguono e che danno vita agli unici momenti all’ interno della festa che ci riportano alle tradizioni e al vero spirito della Sagra dell’ Uva. Perché per fare bene le cose ci vuole passione e amore. E i RIONI di passione e amore per la nostra Città ne hanno da vendere e ce lo dimostrano continuamente. Pensateci bene. Questa festa swnza quello che organizzano i Rioni ed i rionali sarebbe davvero poca cosa. Magari qualcuno (che governa) potrebbe prendere spunto da loro e non solo cavalcare i loro meriti ed inizi a pensare al bene collettivo. Ripeto Bene Collettivo”.

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