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“A tavola con gli Etruschi” presentato a Sala Ruspoli dal Direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia

di Giovanni Zucconi

Ieri pomeriggio, a Sala Ruspoli, è stato presentato il libro “A tavola con gli Etruschi”. L’autore, Giorgio Franchetti, è un archeologo che da quindi anni si è trasferito a Cerveteri. “Per scelta”, ha tenuto a sottolineare. Ad accogliere il numeroso pubblico c’erano l’Assessora alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri, Federica Battafarano, e la Responsabile della Biblioteca Comunale “Nilde Iotti”, Elena Polzelli.

Il titolo del libro, come ha notato nella sua interessantissima presentazione il Direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, Vincenzo Bellelli, è sicuramente forviante. Ti aspetti il solito libro di cucina dove vengono ricostruite, con inevitabile fantasia, delle ricette di pietanze etrusche che nessuno ha mai realmente conosciuto, e ti ritrovi invece tra le mani un libro di archeologia con 24 pagine di bibliografia, e un apparato di più di 600 note. Un libro quindi importante nella forma e nei contenuti.

Dopotutto il fatto che la prefazione fosse del professor Stephan Steingräber, e che la presentazione fosse tenuta da Vincenzo Bellelli, dovevano farci intuire che non si potesse trattare di un libro qualsiasi. Certo le ricette ci sono veramente, e sono tante. Cucina “all’etrusca”, come l’ha definita l’autore. Ma sono all’interno di una ricerca scientifica ed archeologica che le contestualizza e le rende testimoni di una società evoluta e raffinata.

Come ha detto Bellelli, le ricette sono quasi un pretesto per effettuare un’approfondita analisi sociologica dell’antico popolo degli Etruschi. Il cibo, e la sua modalità di preparazione, come chiave di lettura e di comprensione di un’intera società. Il tutto raccontato con un ampio corredo di immagini e fotografie che accompagnano il lettore e alleggeriscono la lettura.

Il libro è edito da Edizioni Efesto, e costa 30 euro.

Dimenticavo. La presentazione è stata arricchita e allietata dai suoni e dalle danze antiche dei Phonomachoi, e dalle scene in costume dell’Associazione culturale fiorentina di rievocazioni storiche “Antichi Popoli”. Al termine è stata anche offerta una degustazione di alcune ricette tratte dal libro, e cucinate dall’Archeocuoca Cristina Conte, e di vini prodotti con metodi “etruschi” dalla cantina di Francesco Mondini.

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