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CittàIstruzione

Torre Flavia: la bellezza di un territorio, attraverso il racconto dei ragazzi

TORRE FLAVIA vista dalla 1° B secondaria dell’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto

Nel corso dell’ultimo anno scolastico, 2023/24, il nostro istituto ha aderito al progetto «Scuolambiente». Durante questa collaborazione abbiamo scoperto diversi aspetti su Torre Flavia. Nel primo incontro, dopo aver capito che la torre risale all’epoca medioevale e che aveva una funzione difensiva, abbiamo approfondito le varie caratteristiche dell’ambiente di Torre Flavia.

È caratterizzata da: argilla, dune di sabbia, che dividono la parte paludosa dalla parte di mare e fanghi nerastri. Ci è stato detto che la palude in questione è una zona umida che contiene: un ampio sistema di laghi, stagni costieri e acquitrini, grandi foreste di pianura e una ricchezza faunistica oggi testimoniata solo dall’iconografia e dalla documentazione storica.

Come detto dagli esperti la fauna della palude è caratterizzata da animali vertebrati (cavalieri d’Italia, gufi e falchi di palude, anatre e tuffetti, sgarze ciuffetto e tarabusini, il corriere piccolo che qui è nidificante nonché addirittura il falco pescatore e il mignattaio) ed invertebrati (gambero rosso della Louisiana); mentre la flora è formata da una vegetazione psammofila (giunchi, carici, salicornia, gigli di palude e fitti canneti, nei prati circostanti, in primavera le fioriture degli asfodeli, dei papaveri, della borragine).

Verso la fine dell’incontro abbiamo scoperto che le attività più frequentemente svolte sono: birdwatching (osservare gli uccelli), inanellamento scientifico (riconoscere e marchiare un uccello con un anello), controllo livello acque e la gestione ittiofauna (gestire la fauna). Purtroppo, però, anche in questo ambiente fantastico possiamo trovare varie minacce: naturali (fenomeni atmosferici, introduzione specie aliene) o antropiche (calpestio, inquinamento, disturbo della quiete, ecc.). Come ultimo argomento da affrontare c’era quello riguardante la parte nord di Torre Flavia dove dal 2019, dopo l’abbattimento di uno stabilimento abusivo, è stato fatto partire un ripristino di: vegetazione, dune di sabbia, cartellonistica e dei tavoli. Durante la seconda lezione, un esperto di scuola ambiente ci ha spiegato che la palude di Torre è un importante habitat per la fauna migratoria.

L’area è bonificata e attualmente il terreno è argilloso con dei residui di sabbia della duna che separa la palude dal mare. Negli ultimi anni la torre ha subito una forte erosione dovuta all’alta marea, nonostante il posizionamento di una fila di frangiflutti posizionata negli anni settanta; le 4 pareti originali si sono rotte in 8 tronconi che si stanno separando sempre di più, peggiorando lo stato di conservazione della struttura

Nella 3° lezione di Scuolambiente abbiamo parlato della flora e della fauna che si trova nella palude di Torre Flavia, un esperto ci ha portato una teca contenente degli insetti indigeni, ed un contenitore contenente delle conchiglie che si possono trovare sulla spiaggia. Per esempio, ci sono molte varietà di telline, si possono trovare delle conchiglie che all’interno sono blu, e anche due tipi di capesante, ed altri molluschi.

All’interno della palude, convivono con le autoctone, delle specie “aliene”, ovvero delle specie di piante o animali che NON vivono nel loro habitat naturale; infatti, qualche anno fa si è scoperta una specie che veniva dall’AMERICA il famoso granchio blu che sta ormai colonizzando le nostre coste!

Purtroppo, alcune persone che vanno a Torre Flavia inquinano lasciando le bottiglie di plastica da cui bevono e i sacchetti di plastica a terra e questo all’ambiente NON fa bene, infatti alcuni volontari intervengono per ripulire la palude o la spiaggia.

 Alcune conchiglie venivano utilizzate dai Fenici, un antico popolo che visse su queste coste, queste si chiamano Murici, le utilizzavano per colorare i tessuti e rilasciavano un colore tipo porpora. Alcuni degli insetti che si possono trovare nella palude di Torre Flavia sono le farfalle e le falene, poi ci sono anche dei volatili, per esempio, il Fratino, il Corriere piccolo, la Garzetta e il Germano Reale. L’associazione, in più, ci ha regalato un grande poster in cui erano rappresentate delle conchiglie che si possono trovare sulla spiaggia, alcune più comuni da trovare e altre un po’ più rare, sotto di esse erano scritti i nomi, per riconoscerle.

Un paio di anni fa dei ragazzi che passeggiavano sulla spiaggia trovarono un dente di squalo bianco. Alcune volte si possono trovare delle uova schiuse di colore nero o altri colori sempre scuri, quelle sono le uova di razza. La sabbia di Torre Flavia è famosa per il suo colore nero, dovuto principalmente a due fattori: innanzitutto, la presenza di ferro contribuisce al suo aspetto scuro, in secondo luogo, durante l’attività vulcanica passata nella zona, i vulcani vicini a Torre Flavia eruttavano non solo lava, ma anche cenere vulcanica. Questa cenere si depositava sulla sabbia circostante e, nel corso del tempo, si mescolava ad essa, finendo per conferirle la caratteristica tonalità nera.

Al termine della lezione i collaboratori ci hanno regalato le conchiglie che gentilmente avevano portato. Questi incontri mi sono piaciuti molto, ho imparato nuove cose sul posto dove abito e vorrei ringraziare l’associazione Scuolambiente per aver trovato tempo per fare queste tre magnifiche lezioni.

1° B secondaria dell’Istituto comprensivo Salvo D’Acquisto

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