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Potere al Popolo Ladispoli – Cerveteri sul 25 aprile: “Nella memoria l’esempio, nella lotta la pratica”

Potere al Popolo Ladispoli – Cerveteri sul 25 aprile: “Nella memoria l’esempio, nella lotta la pratica” – Riceviamo e pubblichiamo:

Che cosa significa oggi il 25 Aprile? Che cosa significa dichiararsi Antifascisti e Antifasciste?

Essere partigiani significa prendere posizione, prendere parte, spinti dalle condizioni materiali in cui si vive, decidere di resistere per provare a sovvertire l’esistente e costruire un mondo diverso. Essere partigiani significa scegliere di stare dalla parte giusta, scegliere la strada più difficile fatta di lotte quotidiane, passione, rinunce e sacrifici.

I nostri partigiani – dei quali non abbiamo memoria solo il 25 Aprile – sono parte della nostra storia, sono gli avi che ci hanno trasmesso il sangue ribelle.

Una data come questa per noi non è un esercizio retorico, non è una rievocazione storica per nostalgici, è una data per riflettere e ricordare da dove veniamo, per aiutarci a capire dove vogliamo andare, per nutrire le nostre pratiche quotidiane e rendere onore a chi è morto per la nostra libertà.

Non c’è antifascismo di facciata per noi, l’Antifascismo o è militante o non è. È pratica quotidiana, è impegno sul territorio, è lotta dal basso per costruire opposizione a nuovi e vecchi fascismi.

Viviamo in un’epoca fatta di retorica revisionista della politica, non solo di destra, che vorrebbe normalizzare fatti come l’intitolazione di una piazza pubblica a un assassino stragista e che prova a farlo nell’anniversario delle Fosse Ardeatine, ma per noi questo non è accettabile.

Potere al Popolo Ladispoli – Cerveteri sul 25 aprile: “Nella memoria l’esempio, nella lotta la pratica”

Per questo oggi, abbiamo deciso di disertare la cerimonia ufficiale in Piazza dei Caduti, tenuta con grande ipocrisia da un sindaco leghista che solo qualche settimana fa – davanti ai saluti romani -intitolava a un fascista questa piazza.

Noi non rimarremo fermi, oggi abbiamo deciso di stare da un’altra parte – quella giusta – per dare un nuovo nome e una nuova immagine a questa Piazza, per ribadire che non ci può essere memoria condivisa tra noi e i fascisti. Questa piazza d’ora in avanti per noi, per chi ha scelto di resistere, per la nostra comunità sarà Piazza Heval Tekoser.

Heval Tekoser, conosciuto anche come Lorenzo Orsetti detto “Orso”, è stato il secondo volontario italiano morto a fianco della rivoluzione confederale del Rojava contro l’Isis, un compagno, un partigiano, un uomo che ha dato la sua vita per difendere anche noi.

Lorenzo è uno dei tanti, e delle tante, che ha scelto di partire per il Rojava, di arruolarsi con le Unità di Difesa del Popolo, per fermare un nemico che tutti noi conosciamo bene: l’Isis.

Quel nemico che ha messo in ginocchio interi paesi con i suoi attentati, che ha fatto vivere nel terrore l’intera Europa, un nemico che la stessa Europa non ha voluto combattere, ma che anzi ha foraggiato finanziando un suo alleato: la Turchia di Erdogan, che ha ricevuto miliardi di euro di finanziamenti per tenere lontano i migranti dalla fortezza Europa, soldi che il dittatore sta invece usando per muovere guerra alla Rivoluzione Confederale del Rojava.

Oggi dedichiamo questa piazza a Lorenzo, perché non c’è differenza tra il fascismo dell’Isis, quello delle forze reazionarie europee come la Lega e quello di Erdogan o quello di Mussolini.

Sono forme di fascismo diverse, vecchie e nuove, ma che hanno tutte lo stesso obiettivo: negare la libertà a tutti e tutte noi. Per questo non possiamo rimanere in silenzio o avallare con la nostra presenza le passerelle istituzionali, ma dobbiamo andare avanti e lottare, anche rendendo omaggio alla memoria dei caduti e dobbiamo farlo anche quando tutto sembra perduto e i mali che

affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili.

Lo facciamo perché Lorenzo ci ha lasciato un testamento dal valore umano inestimabile, perché crediamo nel suo generoso sacrificio e nelle sue parole, perché ci ricordiamo sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia” e cercheremo di essere noi quella goccia.

Grazie Orso, abbiamo fatto tesoro delle tue parole.

Sehid Namirin, i martiri non muoiono mai.

Potere al Popolo Ladispoli – Cerveteri

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