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Parcheggi rosa a Cerveteri, Travaglia: “Alcune frasi strumentalizzate. Sono abituato a dire quello che penso e non quello che conviene”

di Giovanni Zucconi

Le premesse a questa intervista credo che siano ormai note a tutti. Nell’ultimo Consiglio Comunale di Cerveteri, la maggioranza ha respinto una mozione, presentata da tutti i consiglieri di minoranza, relativa all’istituzione di un certo numero di parcheggi rosa riservati alle donne in stato di gravidanza e alle neomamme.

Questo voto ha naturalmente fortemente scontentato l’opposizione. Che si è ancora di più indignata per le motivazioni, naturalmente a carattere personale, espresse dal Presidente del Consiglio, Carmelo Travaglia. Consigliere in quota PD. Per un maggiore approfondimento vi consigliamo di leggere qui l’editoriale del nostro direttore, Riccardo Dionisi.

Come nostra abitudine, oltre le nostre opinioni,vogliamo sempre presentare ai nostri lettori anche la testimonianza diretta dei protagonisti delle vicende. Per questo abbiamo intervistato proprio il Presidente del Consiglio, Carmelo Travaglia. Che ringraziamo per la sua disponibilità, non scontata in questo momento.

Consigliere Travaglia, la sua posizione nell’ultimo consiglio comunale ha letteralmente indignato i consiglieri di minoranza presenti in aula. Si aspettava una reazione del genere?

“Posso solo dire che sono state strumentalizzate alcune frasi io ho volutamente affermato. Volutamente perché rappresentano la mia posizione personale e, soprattutto, la mia visione e la mia filosofia di vita. Ho inoltre dichiarato il mio voto contrario per il fatto che questa norma richiede una complessa gestione, e un difficile controllo del suo rispetto.”

Ha fatto soprattutto scalpore la sua dichiarazione che le donne in stato interessante non devono essere considerate una categoria protetta

“Io non ho mai detto che le donne in stato interessante non siamo una categoria da proteggere. Ma ho affermato che non mi piace che venga mandato un messaggio di gestione come se fosse una categoria protetta come la disabilità. Lo capisco che le linee di pensiero e le idee possono essere molte e diverse. Ma questa è la mia…”

Non crede che politicamente la sua dichiarazione sia stata un errore?

“Purtroppo, non sono abituato a dire quello che mi conviene, ma solo quello che penso. E credo che nonostante questo sia il mio modo di vedere, difficilmente sarà mai interpretato nella giusta maniera.Quello che mi ferisce in questa vicenda è che, nonostante ci abbia messo la faccia ed aver detto il mio pensiero come consigliere comunale, anziché entrare in merito del mio intervento ho ricevuto solo insulti. Non voglio dire che la mia posizione fosse giusta, ma non la si cambia insultando il tuo interlocutore.”

Nel PD di Cerveteri sono tutti d’accordo con la sua posizione, o c’è stato qualche distinguo?

“In generale le mozioni non fanno parte di un programma elettorale che si sottoscrive al momento di candidarsi.È uno strumento amministrativo con il quale si chiede il voto su un fatto specifico.Ogni consigliere votapoi secondo la propria coscienza. Non c’è generalmente una riunione in cui si prende una posizione da rispettare. Il nostro partito non è una caserma, e il consigliere ha piena autonomia.”

Un’ultima domanda. Lei dice che ha espresso una sua posizione personale, basata su una sua visione personale, e non di convenienza. Ma poi la maggioranza l’ha seguita. Ha un’idea del perché?

“Questo non lo so. Ognuno ha votato secondo la propria coscienza. Io per i motivi che le ho espresso prima. Per gli altri non le so dire. Magari per motivi tecnici legati al piano di gestione della viabilità. Ognuno esprime la propria accettazione o contrarietà ad una mozione per motivi diversi.”