Rivendono ai ristoranti 150 mila euro di telline ogni giorno provocando grandi danni economici e mettendo a rischio la salute dei consumatori
Tra Fregene e Torre Astura è attivo un vero e proprio spaccio illegale di telline, a renderlo noto è il quotidiano “la Repubblica”. Sembrerebbe che ogni giorno decine di abusivi vendano questi molluschi a prezzi stracciati ai ristoratori generando guadagni da capogiro. Si parla di cifre che si aggirano intorno ai 150 mila euro al giorno. Un vero e proprio mercato nero che raccoglie quotidianamente tra i 30 e i 40 chilogrammi di esemplari.
![Lo spaccio di telline sul litorale laziale: 150 mila euro di molluschi venduti illegalmente](https://baraondanews.it/wp-content/uploads/2023/08/pescatori-telline.jpg)
Il presidente del Consorzio Molluschi Roma e Provincia ha precisato che non si tratta più di attività sporadiche, ma di una sorta di esercito di abusivi. La vendita avviene per strada, sulle spiagge e nei mercati rionali, ma anche attraverso gruppi e pagine social. Questo ha reso il fenomeno difficilmente arginabile.
Oltre alla concorrenza sleale nei confronti dei pescatori locali, questo commercio comporta anche un grande rischio per i consumatori che potrebbero incappare facilmente in molluschi contaminati. Infatti, le attività di pesca legale prevedono dei rigidi controlli e un severo controllo qualitativo, del tutto assente nelle attività pirata.
Gli abusivi non hanno costi di produzione e cedendo direttamente il prodotto riescono ad avare ampi margini di guadagno anche vendendo le telline a 5 euro al chilo. Al contrario, i professionisti del settore le propongono al mercato di Anzio a 3 euro al chilo e queste vengono poi rivendute a prezzi superiori. Ciò che è paradossale è l’eventuale divieto di raccolta che potrebbe scattare nel caso in cui qualcuno si senta male mangiando tali prodotti, un divieto che riguarderebbe anche chi svolge regolarmente il proprio lavoro.
Insomma, uno spaghetto low cost che potrebbe presentare un conto salato ai consumatori.