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Ladispoli, la stazione rifugio dei barboni e il consigliere Ardita torna alla carica sull’argomento

Il consigliere Fdi: “Non è possibile vedere una stazione abbandonata e dormitorio dei barboni dopo che il restyling della stazione è costato più di 12 milioni di euro”

Ladispoli, la stazione rifugio dei barboni e il consigliere Ardita torna alla carica sull’argomento –

Prima la foto sui social che ha suscitato diverse polemiche da parte degli utenti. E ora una nota ampia e dettagliata per esprimere il proprio disappunto sulle condizioni della stazione ferroviaria di Ladispoli e sui senzatetto che vi trovano rifugio la notte per sfuggire al freddo.

Protagonista della vicenda è il consigliere FdI e delegato alle problematiche dei pendolari Giovanni Ardita che torna a puntare i riflettori sui clochard che la sera si rifugiano all’interno della stazione ferroviaria per ripararsi dal freddo invernale e dalle intemperie.

“Non è possibile vedere una stazione abbandonata e dormitorio dei barboni, dopo che il restyling della stazione è costato più di 12milioni di euro”, ha detto Ardita.

“E’ vergognoso aver speso più di 12 milioni di euro  per una stazione all’avanguardia con ottimi standard qualitativi, che finalmente dopo 9 anni aveva riaperto i bagni della stazione, che finalmente aveva istallato ben 4 ascensori per i diversamente abili abbattendo le barriere architettoniche, tutto questo lavoro ben fatto non può essere gettato via per la solita noncuranza di opere nuove fatte e poi abbandonate”.

Ladispoli, la stazione rifugio dei barboni e il consigliere Ardita torna alla carica sull'argomento
Ladispoli, la stazione rifugio dei barboni e il consigliere Ardita torna alla carica sull’argomento

Il consigliere comunale annuncia di aver già pronta una lettera, supportata da foto (la stessa probabilmente postata sui social).

Immagini, quelle dei clochard sdraiati sul pavimento nella sala d’attesa della stazione, “che sotto l’aspetto sociale – ha spiegato il consigliere – ci aprono il cuore comprendendo ancor di più questi clochard buttati alla stazione che non hanno un tetto per dormire”, ma che dal punto di vista pratico non possono essere giustificate: “Sotto l’aspetto igienico sanitario la sala interna della stazione non può essere considerata una casa e un letto”.

Situazione che gli sarebbe stata segnalata “dal proprietario del bar” e da “altri pendolari”. “La sera dopo le 21, tre o quattro barboni dormono dentro la stazione, fanno i bisogni dappertutto. Una situazione insostenibile”.

Nella sua nota a Rfi Ardita chiede come mai “la stazione, dopo le 22, non viene più chiusa dai vigilanti come si faceva prima”.

“Certo che noi come Comune, con il servizio dei Servizi sociali dobbiamo occuparci del problema sociale di questi poveracci che non sanno dove dormire e che con il freddo e senza servizi igienici dormono ovunque”.

“Colgo l’occasione di ringraziare RFI per aver rimesso in funzione la luce nel sottopasso delle biciclette, rampa d’uscita campo sportivo, ma ritengo indispensabile che RFI provveda all’installazione dei video display sui binari in modo che i pendolari possano vedere l’orario di partenza e di arrivo dei treni”.

Per Ardita risulta inconcepibile che sia la stazione di Ladispoli che quella di Marina di Cerveteri a distanza di tempo dai lavori di restyling ne siano ancora sprovviste.

Non da ultimo, il consigliere FdI, torna a puntare i riflettori anche sull’annoso problema del treno al binario 5 che durante la notte rimane acceso causando l’insonnia dei residenti di via delle azalee. “Vi era stato un impegno dei vertici di Trenitalia di spostare il treno la notte di 150 metri direzione Roma così da posizionarlo in una zona meno residenziale”.

Impegno che “non è stato mantenuto”, tanto che nei prossimi giorni Fratelli d’Italia presenterà al consiglio regionale un’interrogazione all’assessore alla mobilità.

“Infine – conclude Ardita – vorremmo sapere quali azioni si intendono intraprendere sul problema dell’attraversamento dei binari evidenziato in questi ultimi giorni dal Codacons. Perché non istituire una postazione della Polfer alla stazione di Ladispoli per vigilare con costanza su chi attraversa malamente i binari?”.

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