Marco Papi associazione il Bugno Villico: “Un grande risultato ambientale ed economico”
Via libera nel Lazio alla legge sull’apicoltura e al Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario. Il Consiglio regionale, infatti, ieri ha approvato a maggioranza il Testo unificato concernente “Disposizioni per la salvaguardia, valorizzazione ed esercizio dell’apicoltura” e la proposta di deliberazione consiliare n. 81, concernente “Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (LR 15/2000). Quinquennio 2022-2027”.
Il Testo unificato sull’apicoltura è stato presentato in Aula dal presidente della commissione Agricoltura e Ambiente, Valerio Novelli (M5s).
“Si tratta – ha spiegato Novelli – di un provvedimento venuto dal basso, migliorato attraverso le audizioni in commissione e che mette ordine nel settore, riconosce l’importanza delle api per il nostro ecosistema, fondamentali per il nostro futuro, difenderle è nostro dovere. La proposta di legge prevede la figura dell’esperto apistico, pone limiti all’utilizzo degli insetticidi, e protegge l’ape mellifera ligustica, patrimonio nazionale che tutto il mondo ci invidia”.
Sono in arrivo fondi per gli apicoltori e diventa centrale il ruolo di Arsial e dell’Istituto zooprofilattico che, come spiegato da Novelli “devono diventare punto di riferimento per gli apicoltori”.
“E’ stata una gran giornata – spiega Marco Papi dell’ ass.ne il Bugno Villico – ieri per la regione Lazio che ora ha la sua nuova legge apicoltura. Si è trattato di un processo complesso che ha visto in un primo tempo solo la modifica della legge esistente al fine di introdurre norme tese a porre in tutela l’ape ligustica. La nuova legge riporta l’apicoltura ad un livello in linea con le sfide che vengono proposte agli apicoltori anche dalle modifiche ambientali. La regione Lazio – aggiunge – ha accolto la richiesta delle istituzioni di ricerca e della quasi totalità delle associazioni apistiche laziali ed oggi possiamo affermare che , come già in Emilia Romagna, l’ape ligustica è protetta tutelata e sostenuta anche nel Lazio. Un grande risultato ambientale, ma anche di progetto economico di sviluppo.
Non va dimenticato che l’ape ligustica è conosciuta nel modo come un ape straordinaria x docilità e capacità produttiva e porta nel mondo tutta l’Italia tanto da essere conosciuta come Ape Italiana. Si tratta di un risultato raggiunto grazie ad un lavoro complesso: il nostro grazie va alla Assessora Onorati, al presidente Novelli ed al Cons.re Righini cofirmatario della proposta di legge e al Consigliere Cacciatore che si è speso totalmente raggiungere l’obiettivo. Un grazie anche all’assessore all’ agricoltura del comune di Cerveteri Riccardo Ferri per la presenza ed il supporto continuo”.
Ri. Di.