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La giornata mondiale della biodiversità domani anche a Roma

La Natura garanzia per la salute dell’uomo e del pianeta

La giornata mondiale della biodiversità domani anche a Roma

Le nostre soluzioni sono nella natura. E’ questo il tema della Giornata mondiale della Biodiversità 2020 e certo rimanda subito la mente all’emergenza innescata dalla pandemia in atto, all’esigenza di porre attenzione all’altro non umano, ai preziosi ecosistemi che ci ospitano o con i quali interagiamo, ad averne cura.

Ed è alla cura della casa comune che è dedicata l’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco per la quale ricorre in questi giorni il quinto anniversario dalla pubblicazione.

La minaccia Covid 19 ha inoltre generato molte riflessioni ed il WWF ha individuato nella distruzione di natura una causa determinante per la diffusione di malattie infettive.

È ormai difficile immaginare che vi siano individui, enti o amministrazioni che non abbiano contezza di quanto necessario ed urgente sia recuperare il legame che inscindibilmente unisce Uomo e Natura, se l’intento è quello di rinnovare un patto per il futuro. Tuttavia non sembra essere ancora così scontato per tutti.

“Le nostre città – dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana – sono un esempio evidente di quanto sia ancora necessario realizzare per lasciare più spazio alla natura per far sì che le soluzioni che cerchiamo ad alcuni dei problemi che condizionano le nostre vite, la qualità delle stesse, possano trovare finalmente risposta, magari aprendo ad una nuova stagione che veda importanti investimenti in un ampio ventaglio di diffusi interventi sul territorio per favorire la rinaturalizzazione di ambienti compromessi, come nel caso di corsi d’acqua soffocati dal cemento oppure per avviare innovative misure volte all’adattamento ai cambiamenti climatici, rendendo più “verdi” le nostre strade, i nostri palazzi. Insomma investire in natura abbandonando la stantia moda delle grandi e dannose opere.”

La Giornata mondiale della Biodiversità, proclamata nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e le tante altre occasioni che celebrano l’ambiente e la natura – ad esempio la Giornata mondiale delle Api appena trascorsa – sono importanti tappe di un percorso teso a promuovere un nuovo modello culturale, a colmare una distanza determinata da scelte sbagliate, o talvolta, solo percepita.

“Nei giorni appena trascorsi – aggiunge Maggini – mentre eravamo nelle nostre case, è capitato più volte di ricevere notizia di fauna selvatica che attraversava le strade nel pieno centro delle nostre città, a testimonianza che anche i luoghi che abitiamo sono immersi nella natura e che quando i nostri modi divengono meno frenetici, più rispettosi, ce ne accorgiamo con maggiore evidenza. D’altra parte la capacità di osservare od ascoltare consente sempre di scorgere la natura anche in circostanze apparentemente non favorevoli”.

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