L’Intelligenza artificiale batte i medici in carne e ossa nella diagnosi delle malattie – di Giovanni Zucconi
In un recente articolo, avevamo parlato di una piattaforma, basata sull’Intelligenza Artificiale, che il Ministero della Salute sta realizzando per affiancare i medici di base nelle loro diagnosi e prescrizioni. Se volete, potete leggerlo qui.
Il futuro di un mondo dominato dall’Intelligenza Artificiale mi spaventa e mi inquieta. Ma, come scrivevo in quell’articolo, l’unico campo in cui sono sicuro che l’AI porterà grandissimi benefici è proprio nel campo medico. E, in particolare, quando verrà utilizzata quotidianamente per formulare diagnosi o prescrizioni.
A conforto di questa mia ipotesi, ma la chiamerei speranza, abbiamo letto in questi giorni delle notizie molto significative.

La prima l’abbiamo letta in un post Instagram del direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti. In questo post racconta di Alex, un bambino che aveva sofferto per tre anni di un dolore cronico senza che nessuno riuscisse a capirne la causa. Sua madre aveva consultato ben 17 specialisti senza ottenere una risposta.
E che ti fa questa madre disperata? Dal suo computer si collega a ChatGPT, una piattaforma di Intelligenza Artificiale a cui possiamo con semplicità fare accesso tutti noi, e inserisce i sintomi di suo figlio e i dati della sua risonanza magnetica.
Dopo qualche secondo, ChatGPT formula la sua diagnosi: “Sindrome del midollo ancorato, una condizione rara in cui il midollo spinale si attacca ai tessuti circostanti, causando dolore e problemi neurologici”.
La madre ha portato questa ipotesi a un neurochirurgo, che ha confermato la diagnosi. Il bambino è stato operato, e adesso sta benissimo. ChatGPT ha battuto, in pochi secondi ben 17 medici.
Dopo questo esempio, che potrebbe sembrare un caso isolato e non significativo, riportiamo un recente studio dell’Università di Stanford, che ha coinvolto 50 medici. I risultati hanno dimostrato come ChatGPT-4, la piattaforma che abbiamo citato prima, sia stato in grado di superare le abilità diagnostiche dei medici stessi.
Lo studio ha dimostrato che l’Intelligenza Artificiale della piattaforma ChatGPT ha ottenuto un punteggio medio del 90% nella diagnosi basate su casi clinici. Mentre i medici che hanno fatto una diagnosi senza nessun ausilio si sono fermati al 74% di precisione.
Ma facciamo ancora un altro esempio. Stavolta relativo ad uno studio italiano. In un recente congresso della Società Italiana di Cardiologia, hanno presentato uno studio che ha dimostrato che la mortalità a tre mesi dei pazienti ad alto rischio, ricoverati con malattie cardiache, può ridursi del 31% utilizzando l’AI nell’analisi dell’elettrocardiogramma.
Un altro studio ha dimostrato che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’analisi degli elettrocardiogrammi è molto promettente anche per migliorare la diagnosi precoce dell’infarto: su 362 pazienti sottoposti a elettrocardiogrammi prima dell’arrivo in ospedale ha dimostrato un’accuratezza del 99% nell’identificare i casi più seri, con tempi di valutazione medi di appena 37 secondi.
Per concludere, si è evidenziato che anche l’analisi delle ecocardiografie, risonanze magnetiche e TAC può essere resa più precisa grazie all’AI. Per la diagnosi di cardiomiopatie, disfunzioni valvolari e stenosi coronariche. Con un’accuratezza superiore al 98% nell’identificazione di trombi e calcificazioni.
In sintesi, pur non sostituendo il medico, l’intelligenza artificiale può significativamente migliorare le capacità diagnostiche e terapeutiche degli specialisti.