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Da Cerveteri al Qatar, poi la TV: Filippo Morani e la sua danza

Intervista a Filippo Morani, il ballerino di Cerveteri che ha danzato in Qatar e ora è protagonista dello show Rai di Loretta Goggi

Da Cerveteri al Qatar, poi la TV: Filippo Morani e la sua danza

Di Giorgio Ripani

Classe 2002, capelli e occhi scuri, segni particolari? Una forte esigenza: ballare. Per Filippo Morani è iniziato tutto come un gioco, ora la sua passione è diventata un lavoro e da più di un anno sta coronando il suo sogno. Era solo un bambino quando con il suo amichetto del cuore decise di iscriversi alla NLD di Ladispoli, ma quel bambino è cresciuto e gira il mondo a tempo di musica. A ottobre il salto di qualità definitivo, il coreografo di fama internazionale Laccio lo nota e lo porta con sé in Qatar. Oggi balla al fianco di Loretta Goggi nel suo show su Rai1, ma non dimentica da dove tutto è iniziato.

Quando hai iniziato a ballare?

“Ormai 14 anni fa”

Principalmente hip-hop, giusto?

“Sì, giusto. Poi mi sono dedicato anche alle discipline classiche”.

Ho visto sul tuo profilo social che hai ballato in Qatar, com’è andata?

“Ho ballato alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio. E’ stata un’emozione unica. Sono stato lì un mese tra prove generali e prove per la coreografia; sai, sono cresciuto in un paese dove il calcio è visto come una sorta di sport nazionale e quindi ritrovarmi lì, in uno stadio pieno di persone è stato bellissimo. Poi ho ballato nello spezzone con Morgan Freeman con cui ho scambiato anche qualche parole e anche insieme al cantante dei BTS. Insomma, figure decisamente importanti”.

Il tuo percorso decolla grazie a Laccio, un importante coreografo, come lo hai conosciuto?

“Diciamo che nel mondo della danza lo conoscono tutti. Avevo visto che aveva organizzato un workshop privato a Mantova e ho deciso di partecipare a questa due giorni con il mio migliore amico. Dopo i due giorni di stage, lui ci ha preso da parte e ha voluto che facessimo parte della cosa. Tutto questo succedeva ad ottobre”.

Lui ha coreografato grandi show, che tipo di persona è?

“Sì, ha fatto XFactor, l’Eurovision, poi i Mondiali e tanta TV. E’ una persona simpaticissima, molto alla mano, sempre pronto a darti consigli su come fare e su come devi essere sul pezzo. C’è sempre quel rapporto coreografo ballerino e bisogna tenere la giusta distanza, il giusto rispetto, ma lui scherza, non te la fa sentire molto”.

Tutto molto veloce, ora vivi di questo?

“S’, è stato tutto rapido ed è diventato il mio lavoro. Attualmente vivo a Roma”.

Direi che dopo il Qatar la collaborazione è continuata

“Ho fatto anche una cosa prima dello show di Loretta, ma di cui ancora non posso parlare. Ora sono in tv”.

Come ti stai trovando?

“Mi sono sempre chiesto come fosse essere il ballerino di una trasmissione. ti dico che c’è tanto tanto lavoro: proviamo tutti giorni della settimana tranne la domenica. E’ un bell’ambiente, lavoriamo a stretto contatto con la Goggi, che è veramente una persona stupenda, poi abbiamo la possibilità di fare le prove con gli ospiti. Mi piace l’ansia pre-serata. Domani c’è la seconda puntata, per un totale di 4”.

Quand’è che ti sei detto, ok forse ce la faccio?

“Questo mondo è fatto molto di cose sul momento, non sai mai quello che potrà succedere. Ci sono frangenti in cui pensi sia impossibile, ma sono più le volte in cui, anche quando non c’è lavoro, dici io ce la faccio. Perché, la danza fa parte della mia vita, non posso farne a meno, in qualche modo ce la devo fare per forza, non esiste un no”.

Questa passione così forte da dove arriva?

“E’ nata per caso: io ero molto piccolo e avevo appena scoperto Youtube; mia madre aveva comprato un computer e io mi mettevo a vedere tutti i video possibili. In particolare, c’era un video di questi ragazzi che ballavano per strada e volevo fare la stessa cosa. Mi mettevo a ballare fuori casa sull’asfalto e poi il mio migliore amico mi ha chiesto di andare nella palestra di sua zia. Da lì è partito tutto quanto”.

Hai un po’ paura di tornare indietro?

“Non penso di avere paura perché penso che quando le cose arrivano un motivo c’è. Magari sto seminando bene. Penso che da cosa nasca cosa, non c’è mai un tornare indietro. Regredirò solo quando smetterò di ballare. E’ un continuo scoprirsi, la paura di tornare al punto di partenza non c’è”.

E’ un mondo difficile, in cui pochi ce la fanno. Cos’hai in più degli altri?

“Sono un po’ quelle domande che ti poni quando arriva il lavoro importante. Non so cos’ho di diverso dagli altri, ma sento di aver tanto da dire e da esprimere. Penso possa essere un fattore chiave che magari i coreografi vedono”.

C’è un sogno che vorresti realizzare?

“Mi sono sempre detto che mi sarebbe molto piaciuto essere il ballerino di un cantante famoso, ma penso che tutte queste cose sono secondarie rispetto al mio sogno. Io voglio raccontare la mia storia e comprendere quella degli altri attraverso la danza. Voglio esprimermi e far arrivare le mie emozioni. Questo è sempre stato, è e sempre sarà il mio obiettivo: arrivare alla gente”.

Mi stai un po’ spiazzando

“Non sono un tipo molto materiale”. (ridendo)

Invece il trasferimento, come ti trovi a Roma?

“Vivo insieme ad altri due ragazzi, la convivenza è bella perché gli voglio bene. Ci sono volte in cui magari non ci sono molte occasioni lavorative e c’è bisogno di studio. Roma diventa un po’ stretta. Diciamo che è un po’ un ciclo: prima pensavo che Cerveteri fosse il centro della mia vita, poi ti sposti per cercare altro. Ora vivo a Roma da un anno e mezzo. Anche se è poco tempo ma cerco di assorbire il più possibile. Anche se adesso ho già bisogno di nuovi stimoli”.

E Cerveteri?

“A Cerveteri ci sono i miei genitori, è un po’ difficile raggiungerli, anche se sono vicino. Ovviamente anche loro mi vengono a trovare. Diciamo che ho un rapporto amore ed odio con Cerveteri. Penso sia un sentimento comune, però a volte sento proprio il bisogno di tornare”.

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