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Cerveteri e Ladispoli, chiesta la residenza fittizia per i senza fissa dimora



Rete Sociale e Centro Caritas chiedono ai due enti comunali di risolvere il problema all’anagrafe

Cerveteri e Ladispoli, chiesta la residenza fittizia per i senza fissa dimora –

“Certamente salvarli dal freddo, dar loro da mangiare, curarli sono obiettivi indispensabili… ma poi è necessario fare un passo in più: riconoscere una residenza fittizia”.

La Rete Sociale del Distretto di Ladispoli e Cerveteri, insieme al Centro Caritas “Santi Mario, Marta e Figli”, è intervenuta con un comunicato sulla questione dei diritti sociali dei senza fissa dimora.

“Abbiamo chiesto ai due comuni con una lettera di fare un passo avanti per favorire progetti di recupero dei loro diritti sociali, previdenziali e sanitari persi per la mancanza di una residenza/anagrafica.

Cosa significa? Se non si ha la residenza non si può accedere a molte delle prestazioni sociali e sanitarie, quindi il rischio è di rimanere a vita ai margini.

Dobbiamo al contrario offrire loro delle opportunità di uscire da questa condizione. In Italia migliaia di comuni lo hanno già fatto, una recente sentenza del Consiglio di Stato ha affermato che il diritto ad avere una residenza anagrafica deve essere garantito a tutti e ha sciolto le resistenze degli uffici anagrafe. 

In particolare Ladispoli ha già una delibera di Giunta della passata amministrazione cui dar seguito, Cerveteri deve approvarne una.

Chiediamo ai Sindaci di fare questo passo importante e dare all’atto amministrativo un seguito concreto, individuando una strada simbolica”.

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