La necessità di reperire personale qualificato da inserire nei servizi ospedalieri ma anche in quelli territoriali, ad esempio come l’assistenza domiciliare, ha indotto la Asl Roma 4 ad organizzare un corso di formazione per l’acquisizione della qualifica di operatore socio-sanitario, di cui a breve si apriranno le iscrizioni.
“Un corso – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – che abbiamo fortemente voluto e progettato su misura per le esigenze della nostra Azienda, che soffre in particolare la carenza di personale del comparto sanitario e che potrà dunque giovarsi in futuro della possibilità di affiancare agli infermieri la figura degli OSS formati sul territorio. Per l’azienda avere la possibilità di attingere ad un bacino di professionisti del territorio, in caso di eventuali assunzioni, – ha aggiunto – rappresenta una buona opportunità. L’occasione poi è anche quella di avviare percorsi di integrazione e inclusione. Proprio per questo abbiamo deciso, in collaborazione con la Direzione del Carcere di Civitavecchia e in piena sinergia con il nostro Dipartimento di Salute Mentale, di aggiungere questi quattro posti e riservarli a specifiche categorie. Come azienda pubblica abbiamo il dovere di impegnarci in azioni capaci di migliorare la qualità di vita dei nostri assistiti tutelando le minoranze e favorendo l’inclusione a tutti i livelli. A breve apriremo le iscrizioni e ci auguriamo che la partecipazione sia importante, visto il peso dell’iniziativa”.
Il corso si articolerà in lezioni pomeridiane di un totale di 1012 ore e gli studenti saranno divisi in tre classi. Le lezioni, il cui inizio è previsto per il mese di marzo, si svolgeranno a Civitavecchia e a Bracciano ed il costo, di mille euro, è stato calmierato rispetto a quello sul mercato per dare la possibilità ad una platea più ampia di partecipare. In tutto sono 94 i posti disponibili, viene privilegiata la residenza nei comuni sede del corso (Civitavecchia e Bracciano), e di questi due posti sono stati riservati a persone detenute e due a soggetti fragili con patologie psichiatriche, in un’ottica di massima e piena integrazione socio sanitaria.
“Per il Dipartimento di Salute Mentale – si tratta di un’occasione importante per offrire a persone che hanno superato le fasi più critiche del disturbo un’opportunità reale di inserirsi in un circuito professionale spesso inaccessibile sia per ostacoli di tipo economico che per i danni che la patologia crea alla sfera emotiva, che spesso rendono i soggetti rinunciatari rispetto alla possibilità di trovare uno sbocco occupazionale. Avere dei posti riservati diventa una boccata d’ossigeno contro i meccanismi aberranti dei
sistemi socioculturali che non tengono conto di certe ferite psichiche da cui non è semplice guarire. Un piccolo grande passo verso i cittadini che hanno perso visibilità ed energia sociale”.
“Il lavoro è sicuramente un aspetto fondamentale per il processo di reinserimento sociale dei detenuti – ha concluso la direttrice degli Istituti Penitenziari di Civitavecchia, la dottoressa Patrizia Bravetti – offrire opportunità lavorative ai detenuti non solo permette loro di acquisire competenze professionali, ma costituisce un elemento di un più ampio percorso di cambiamento personale che inizia durante la detenzione attraverso l’istruzione, la cultura, la revisione critica del reato e conduce verso ritorno alla vita sociale, riducendo anche il rischio di recidive. È una grande opportunità per la quale ringrazio la Asl RM4”.