L’agricoltura in Italia: pratiche deleterie VS scelte consapevoli. Consigli per migliorare il mondo con una spesa più consapevole.
Spesso pensiamo erroneamente che le sorti del mondo siano esclusivamente nelle mani dei potenti o delle classi dirigenti, senza sapere che nostre scelte quotidiane hanno conseguenze decisive.
Prendiamo il caso dell’agricoltura convenzionale: che impatto ha sull’ambiente e sulla nostra salute? Qual è la strada virtuosa da percorrere?
Ne parliamo con Alfonso Lustrino, proprietario dello storico negozio biologico Ben di Bio (sito internet, pagina social FB, pagina social IG).
Qual è lo stato attuale dell’agricoltura italiana?
“La situazione agricola nel nostro Paese, e più in generale in Europa e nel mondo, è drammatica. Il sistema è gestito in maniera criminale. I terreni perdono la loro naturale fertilità, l’aria in alcune regioni è irrespirabile, la richiesta di acqua è sempre maggiore (e l’agricoltura intensiva ha un consumo smodato di acqua), per non parlare del prodotto finito.
Ma in particolare quali sono le pratiche più deleterie?
L’agricoltura intensiva, in pratica il 90% di quella attuale, utilizza pesticidi (contro i parassiti), concimi chimici (per aumentare i raccolti), diserbanti (contro le erbe infestanti), senza parlare dei fanghi tossici, prodotto di depurazione delle fogne che viene smaltito sui suoli agricoli. Ma il discorso è molto articolato: argomenti tutt’altro che secondari sono il consumo di ortofrutta fuori stagione, i prodotti che viaggiano migliaia di chilometri, la manodopera a basso costo.
Ai produttori le mele vengono pagate 30 centesimi al chilo, 9 centesimi le carote, 27 centesimi al litro il latte. Riconoscere agli agricoltori un giusto prezzo per il frutto del loro lavoro nei campi è una battaglia di equità che contribuisce a un’agricoltura economicamente sostenibile, meno dannosa per il clima e rispettosa dei diritti di chi coltiva.
Ma allora cosa può fare l’ignaro consumatore?
Il consumatore non è stupido, ma disinformato. La pubblicità martellante inculca che la spesa intelligente è quella a basso costo, senza conoscere le conseguenze di quella scelta. Non esiste un prezzo alto o uno basso, esiste il prezzo giusto. Iniziamo sprecando di meno e comprando la qualità. Evidentemente questo è un discorso che va allargato a tutto ciò che mangiamo: pane, carne, vino, latte ecc. Meglio meno, ma di qualità.
Quindi in definitiva qual è il tuo consiglio?
L’alternativa c’è, basta cercarla. Esiste un’agricoltura che non fa uso di sostanze tossiche per la nostra salute e per l’ambiente, né di mano d’opera a basso costo: è l’agricoltura biologica. Se poi a questo si aggiunge ortofrutta italiana di stagione la scelta è quella giusta sotto tutti gli aspetti.
Ma allora perché lo Stato non incentiva un’agricoltura più virtuosa?
Il paradosso è che la stragrande maggioranza degli incentivi statali vengono elargiti all’agricoltura convenzionale, concedendo solo pochi spiccioli all’agricoltura biologica. Molte realtà commerciali sono nate per strozzare i prezzi: questa è la loro forza e la loro mission. I consumatori sono gli unici attori in grado di modificare l’attuale stato delle cose. L’acquisto è una arma a nostra disposizione ben più potente della crocetta che mettiamo in cabina elettorale. Servono consumatori più consapevoli: siamo “noi” acquirenti che abbiamo il potere, anche se spesso ce lo dimentichiamo. Le vere rivoluzioni iniziano con i gesti quotidiani.
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Ben di Bio “L’alta qualità accessibile a tutti”, già menzionato con lode dalla rivista Gambero Rosso, è un punto di eccellenza per i prodotti biologici nel territorio, attentamente votato all’innovazione e, soprattutto, all’etica e alla sostenibilità della filiera produttiva. Il punto vendita di Ladispoli è in Via Ancona 170 (segui le indicazioni stradali), sorto nel lontano 1999 e tra i precursori del commercio di prodotti biologici nel Lazio.
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