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Tidei: “Agenzia delle entrate Civitavecchia, decine e decine di persone in condizioni precarie in attesa di essere ricevute”

Il sindaco di Santa Marinella scrive al Ministro e alla Direzione provinciale per la situazione insostenibile

Tidei: “Agenzia delle entrate Civitavecchia, decine e decine di persone in condizioni precarie in attesa di essere ricevute” –

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Tidei: “Agenzia delle entrate Civitavecchia, decine e decine di persone in condizioni precarie in attesa di essere ricevute”

Sono numerose le proteste dei cittadini della Perla del Tirreno e dei Comuni limitrofi sulla situazione relativa ai servizi forniti dall’agenzia delle entrate di Civitavecchia.

A metterlo nero su bianco per sbloccare la situazione, diventata insostenibile, è stato il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei.

Il primo cittadino ha infatti scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze e alla Direzione provinciale denunciando la situazione.

“Voglio premettere – scrive Tidei – che l’ufficio di Civitavecchia fa riferimento ad un territorio vastissimo in termini di estensione ma soprattutto di popolazione,  coprendo i comuni Allumiere, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Santa Marinella, Tolfa”.

Motivo per il quale il primo cittadino trova “davvero incredibile che l’ufficio riceva un numero limitatissimo di persone esclusivamente  in determinate giornate (2 giorni a settimana)”.

“Ancora più incresciosa e surreale – prosegue nella sua missiva il Sindaco –  la situazione che viene a crearsi nei pressi dell’ufficio dove decine e decine di persone (compresi anziani, disabili , donne incinta), stazionano ammassati in strada , sotto il sole, con tutti i disagi possibili, peraltro autoregolamentandosi nella fila  in attesa di essere ricevuti”.

E ai tempi del covid, il problema non è solo relativo alle lunghe file che si creano fuori dalla sede, ma anche al rischio assembramento che viene a crearsi.

“Dopo questo lungo periodo di lockdown dove i cittadini e le imprese hanno avuto evidenti difficoltà nell’accesso ai servizi pubblici, credo sia estremamente necessario ripristinare le attività lavorative dell’ENTE anche per evitare situazioni disumane come quelle rappresentate nella foto che costituiscono, di fatto, la normalità”.