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Taekwondo, successo per il Gabbiano al Campionato “Olimpic Dream Cup”

L’atleta Jacopo Sampaolesi del maestro Benardinelli ha ottenuto il quinto posto nell’individuale e il primo nella classifica a squadre

Taekwondo, successo per il Gabbiano al Campionato “Olimpic Dream Cup” –

Ancora un successo per la scuola di Taekwondo del Gabbiano del maestro Benardinelli.

L’atleta Jacopo Sampaolesi (13 anni) ha partecipato lo scorso 10 e 11 giugno al campionato italiano a squadre regionali “Olimpic Dream Cup”.

Taekwondo, successo per il Gabbiano al Campionato "Olimpic Dream Cup"
Taekwondo, successo per il Gabbiano al Campionato “Olimpic Dream Cup”

La selezione da parte del tecnico regionale, per Jacopo, è arrivata dopo esserci distinto vincendo nettamente l’internazionale di Riccione (1.500 iscritti).

Una selezione speciale dato che la squadra regionale è composta solo da cinture nere e Jacopo era ancora cintura blu per la gara in via del tutto eccezionale è stato tesserato con il grado superiore.

Il Campionato italiano si è concluso con il quinto posto per Jacopo Sampaolesi nell’individuale e con il primo posto nella classifica a squadre, riconfermando la squadra Lazio la più forte d’Italia per la seconda consecutiva.

Jacopo è la conferma che i limiti sono solo quelli che noi ci poniamo, basta decidere di superarli.

Jacopo ha iniziato a praticare Taekwondo circa 3 anni fa.

Appena arrivato in palestra era muscolosamente molto teso, sciolto sotto la media, scoordinato.

Del combattimento non ne voleva parlare e inizialmente spronato dalla famiglia ad andare ad allenarsi.

Con un allenamento costante e in progressione, piano piano Jacopo ha iniziato a sciogliersi e ad innamorarsi di questa disciplina fatti di calci, regole e preparazione atletica.

Ed è da qui che Jacopo cambia raggiungendo oggi una scioltezza muscolare incredibile, fuori dalla media.

Ha ottenuto un’ottima coordinazione e non ha più paura del combattimento, non solo, è andato oltre, ha combattuto contro i più forti campioni regionali cinture nere d’Italia e gli ha tenuto testa.

E in questi tre anni ha avuto una crescita, lenta ma sempre in progress.

Il maestro Benardinelli è soddisfatto del suo allievo.

“Facendo una analisi di questo giovane atleta, del suo percorso e dei suoi straordinari miglioramenti, bisogna sicuramente tenere in considerazione il sostegno della famiglia, il giusto metodo di apprendimento dello sport e dei suoi valori”.

“Una metodologia di comunicazione consona e versatile a seconda della personalità e del carattere di ogni allievo ma in fine la cosa più importante, la forza per riuscire nello sport, nella vita in generale, è l’amore!”.

“L’amore in ciò che uno fa, in ciò che uno crede, che sia sport, lavoro, studio. L’amore e la passione sono come a me piace chiamarti ‘Il motore'”.

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