Santa Marinella, la “Perla del Tirreno”: la visione del Comune tra concessioni a lungo termine e turismo di qualità –

La recente attenzione mediatica dedicata a Santa Marinella, in seguito all’articolo di Repubblica sul “caro ombrellone”, ha acceso un dibattito sulla gestione del litorale. A fronte di queste critiche, il Presidente del Consiglio Comunale, con delega alle attività produttive, Emanuele Minghella, offre una prospettiva differente, che inquadra le scelte dell’amministrazione in una logica di sviluppo a lungo termine e di riqualificazione turistica.
Secondo Minghella, l’operato del comune si distingue per un’iniziativa unica a livello nazionale: l’assegnazione di nuove concessioni demaniali fino al 2033. Questa mossa, a suo dire, non è un’azione speculativa, ma un sostegno concreto all’imprenditoria locale, che ora ha la certezza di poter programmare investimenti e futuro per un periodo di tempo esteso. La decisione, afferma il presidente, si pone come una risposta tempestiva, avendo l’amministrazione preso atto della direttiva Bolkestein e agito per tempo per garantire stabilità alle attività balneari.
Riguardo al costo delle concessioni, il presidente chiarisce che il canone di 360.000 euro annuali per la spiaggia della “Perla del Tirreno” è il risultato di una gara d’appalto pubblica. La cifra, frutto dell’incontro tra domanda e offerta, rappresenta un significativo aumento rispetto ai 60-70.000 euro incassati in passato. Minghella sottolinea che questo incremento non è un onere, bensì un beneficio diretto per i cittadini di Santa Marinella, poiché i maggiori introiti comunali verranno reinvestiti in servizi per la comunità.
Il presidente respinge inoltre le critiche della stampa estera, in particolare quella tedesca, definendole fuori luogo da chi non possiede un patrimonio marittimo come quello italiano. Al contrario, il focus dell’amministrazione è proprio quello di elevare il posizionamento turistico della città. L’articolo di Repubblica, letto “totalmente al contrario”, viene interpretato da Minghella come una consacrazione di Santa Marinella tra l’élite delle località balneari italiane, distinguendola da un turismo di massa che, come quello del Mar Adriatico, non è l’obiettivo della città.
In sintesi, la visione del Comune, come esposta da Minghella, mira a una trasformazione: da un’offerta di turismo generalista a una di “qualità”. Un’offerta che non si limita alla spiaggia della Perla del Tirreno, ma si estende a tutti gli stabilimenti balneari del litorale, da Santa Severa a Santa Marinella, così come all’elevata qualità della ristorazione locale. L’Amministrazione sostiene che le scelte fatte siano dettate da un approccio corretto e moderno, nel quale è giusto che un ente pubblico generi ricavi per poi reinvestirli nel miglioramento dei servizi.









