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Porta a Porta, il Pd: “Ripetizione peggiorata dell’attuale servizio”

I dem criticano il nuovo progetto di servizio di igiene urbana approvato dal consiglio comunale

Porta a Porta, il Pd: “Ripetizione peggiorata dell’attuale servizio” – “Una semplice ripetizione peggiorata del servizio attuale”.

Si esprime così il Partito democratico sul nuovo progetto di servizio di igiene urbana approvato dal consiglio comunale di Ladispoli.

“I consiglieri del Pd – ricordano i dem – hanno espresso voto negativo nei riguardi del piano industriale, la cui redazione non prevede sgravi fiscali per il cittadino e non tiene inoltre conto dell’ approvazione delle linee guida del nuovo piano rifiuti da parte della Regione Lazio.

Il momento attuale è quello in cui compiere passi in avanti e non passi indietro, proponendo il mantenimento del servizio attuale integrandolo, anche per mezzo di fondi europei, con: il miglioramento dell’Isola Ecologica di Via degli Aironi; la realizzazione, presso l’Isola Ecologica, di un impianto di cernita, teso a migliorare la qualità di recupero del rifiuto differenziato, e di un impianto di digestione anaerobico-aerobico per il trattamento e il recupero biologico dei rifiuti.

Fasi come queste rappresentano inoltre la base per stabilire il raggiungimento di nuovi e più grandi obiettivi, quali tra cui il risparmio economico sostanziale, la riconversione a nuova vita degli scarti e l’occupazione, ottenibili anche attraverso un lavoro di sinergia con i comuni limitrofi”.

E dal Partito democratico ladispolano, puntano i riflettori su tutti quegli aspetti che non convincono:

“Il piano non prevederà risparmi economici e non vedrà miglioramenti bensì riduzioni nel numero dei ritiri rifiuti e degli spazzamenti a terra a parità di costo con il servizio ora svolto.

Attraverso una semplice comparazione tra le due programmazioni – spiegano – per dimostrare l’osservazione appena enunciata.

Per le utenze domestiche (le abitazioni), circa 22.400, con il piano attuale il numero di ritiri previsto è di 364, in media un ritiro al giorno; con il nuovo piano, dopo un primo anno portato a conclusione con 351 ritiri, dal secondo anno in poi il numero dei prelievi è destinato a scendere a 279, con una riduzione del 23% rispetto al servizio attuale.

Per le utenze non domestiche (le attività commerciali ed altro), circa 1.800, attualmente il numero dei ritiri è lo stesso delle utenze domestiche (364), con la possibilità di integrare il servizio mediante pagamento; con il nuovo piano, la quantità è destinata nel primo anno ad aumentare a 640 per poi assestarsi dal secondo anno a 592, con un aumento del 63% rispetto al servizio ora erogato.

Per le utenze domestiche i generi dei rifiuti interessati dalla drastica diminuzione nel numero dei ritiri prevista nel nuovo piano sono due: l’Umido e l’Indifferenziato.

Con il servizio attuale – proseguono i dem – il ritiro dell’Umido avviene 3 volte alla settimana, nel rispetto delle tipologie di scarto destinate e nei parametri di legge (la distanza massima intercorrere tra due ritiri successivi del tipo è disciplinata in 72 ore), con il nuovo servizio questo ritiro avverrà 2 volte alla settimana, antigienico e dunque fuori dai parametri normativi.

Con il servizio in essere l’indifferenziato viene raccolto 1 volta alla settimana, con il nuovo servizio verrà ritirato 1 volta ogni 14 giorni, fortemente antigienico date le tipologie di scarto destinate.

La motivazione del drastico taglio da un lato e del cospicuo aumento dall’altro, secondo il piano approvato in Consiglio Comunale, sta nella finalità, da esso prefissata, di ridurre di 200 tonnellate la quantità dei rifiuti globalmente raccolti.

La diminuzione, sempre comparando i due programmi, interesserà totalmente un solo settore, quello delle utenze non domestiche, con conseguente deduzione di risparmio per le poche utenze non domestiche a scapito delle molte utenze domestiche, dato che il costo complessivo, coperto completamente dal prelievo tributario, come detto precedentemente, rimarrà invariato rispetto al servizio attualmente attivo ed interesserà nell’insieme le due categorie di utenze.

Un concetto di spalmatura e di equilibrio del carico economico non solo moralmente ingiusto ma soprattutto inapplicabile per contrasto con le percentuali dei coefficienti stabilite per le due tipologie di utenze dal “Decreto Ronchi” del 1999.

Un nuovo piano oltretutto che necessitava obbligatoriamente, ancor prima della sua votazione in Consiglio Comunale, di un aggiornamento delle sotto-categorie particolari di utenti, fermo alla prima redazione compiuta dagli uffici comunali nel 2014.

Per quanto riguarda invece lo spazzamento a terra, tale viene oggi eseguito 2 volte alla settimana, in maniera alterna, su ogni superficie stradale di Ladispoli, con due addetti, il primo alla guida della spazzatrice, il secondo alla gestione del soffione e con divieto di sosta applicato attraverso la rilevazione di infrazioni da parte della Polizia Locale.

Con il nuovo appalto, ad eccezione del centro cittadino, nella zona residenziale compresa tra il fosso Vaccina ed il fosso Sanguinara, la cui pulizia rimarrà invariata rispetto al servizio in essere, il resto del territorio stradale comunale verrà pulito 1 volta ogni 14 giorni, mediante un servizio caratterizzato dall’attraversamento di una spazzatrice più grande rispetto a quelle ora in uso e dalla presenza di due addetti, uno per ogni lato della strada, con 2 soffioni più potenti di quelli ora in dotazione, eliminando inoltre il divieto di sosta per le autovetture.

Una gestione inapplicabile realmente – affermano ancora dal Circolo Pd Ladispoli – data la realtà dell’operosità da compiere e dal fatto che il soffione stesso per la sua potenza di tiraggio può essere causa di danni alle vetture parcheggiate in sosta.

Molti sono ancora gli altri dubbi insistenti nel nuovo piano come: la gestione del personale, ora costituito di n.86 unità, nel nuovo da n.71; la gestione dei mezzi, ora di proprietà della ditta Massimi attraverso un noleggio di lungo termine; i mastelli (contenitori) di piccole dimensioni che ora sono previsti per gli edifici residenziali sino a 6 condomini, con il nuovo piano sino a 20, con conseguenti problemi logistici ed organizzativi derivanti dall’aumento del loro numero; l’Isola Ecologica di Via degli Aironi, ubicata all’interno del depuratore, ora gestita dalla ditta Massimi ma di proprietà del Comune; il nuovo censimento e piano di avviamento, già tra l’altro portati ottimamente a compimento con l’entrata in esercizio della raccolta porta a porta; la nuova definizione dei tributi da versare”.