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Pd Ladispoli: “Inaccettabile lo sfruttamento dei Riders, porteremo la loro voce all’interno delle istituzioni”

Pd Ladispoli: “Inaccettabile lo sfruttamento dei Riders, porteremo la loro voce all’interno delle istituzioni” –

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Pd Ladispoli: “Inaccettabile lo sfruttamento dei Riders, porteremo la loro voce all’interno delle istituzioni”

“L’agitazione dei Riders di Ladispoli, causata dai bassi riconoscimenti economici che Glovo paga per ogni consegna effettuata, impone serie riflessioni di natura politica e sociale.”

Ad affermarlo in un comunicato è il Partito Democratico di Ladispoli, dichiarando inoltre:

“Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai Riders: è ovvio che per risolvere il problema occorre necessariamente estendere i ragionamenti all’intera categoria a livello nazionale.

Non è accettabile che le ingenti fortune del comparto della consegna a domicilio siano realizzate sulla pelle di migliaia di persone che vengono pagate con pochi euro a consegna. È bene ricordare che la distribuzione viene effettuata con propri mezzi e che le spese sono tutte a carico dei fattorini.

La tutela dei lavoratori deve essere garantita da ulteriori provvedimenti normativi e non può e non deve essere disciplinata nelle aule di Tribunale.

A livello Regionale nel Marzo 2019 è stata approvata la proposta di legge n. 40 “Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali” (marzo 20219), la prima in Italia che riguarda non solo i rider (i fattorini che consegnano cibo a domicilio), ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app.

Pd Ladispoli: “Inaccettabile lo sfruttamento dei Riders, porteremo la loro voce all’interno delle istituzioni”

Si calcola che solo nel Lazio siano decine di migliaia di lavoratori digitali, di cui 7 mila impiegati dalle piattaforme di food delivery. Inoltre, ricordiamo il “D.L. tutela del lavoro” convertito nella legge 128/2019 che fa alcuni passi in avanti in avanti sul fronte rider.

A livello normativo i loro pilastri fondamentali sono: tutela assistenziale e previdenziale, rifiuto del lavoro a cottimo, compenso stabilito dai contratti collettivi, obbligo di formazione e informazione, iscrizione al portale del lavoro digitale e della Consulta dell’economia digitale, divieto di discriminazione.

Evidentemente tutto questo non è sufficientemente applicato, dunque, il Partito Democratico di Ladispoli si impegna a sollecitare le proprie rappresentanze alla Regione Lazio e alla Camera e al Senato per fare sì che la questione venga approfondita con urgenza per adottare le misure necessarie.

È inaccettabile che, con la scusa della crisi del mercato del lavoro, avvenga lo sfruttamento degli operatori delle piccole consegne a domicilio.”

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