Questa sera su Rete 4 si tornerà a parlare del caso del giovane ragazzo di Cerveteri ucciso da un colpo di pistola a casa della sua fidanza, Martina Ciontoli
Omicidio Vannini, torna l’appuntamento con Quarto Grado –
Continua a essere alta l’attenzione sull’omicidio di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri morto a casa della sua fidanzata Martina Ciontoli a causa di un colpo di pistola.
In attesa dell’udienza in CAssazione fissata per il prossimo 7 febbraio, in cui i giudici saranno chiamati a decidere se accogliere o meno il ricorso avanzato dall’accusa, in questi giorni l’attenzione si era “spostata” su altre vicende relative a questa storia.
In primis la chiusura del fascicolo relativo al Maresciallo dei Carabinieri Roberto Izzo, da parte della Procura di Civitavecchia.
Il maresciallo, ed ex comandante della caserma dei carabinieri di Ladispoli era stato tirato in ballo da Davide Vannicola che prima in tv e poi alla magistratura aveva raccontato del suo coinvolgimento nel caso.
Il “pioniere” aveva raccontato di alcune confidenze che Izzo gli aveva fatto a proposito della notte dell’uccisione di Marco.
Izzo aveva raccontato a Vannicola, secondo il racconto del tolfetano, di aver ricevuto una chiamata da Antonio Ciontoli prima che questi chiamasse i soccorsi.
E sempre Vannicola aveva detto che proprio Izzo avrebbe suggerito a Ciontoli di prendersi la colpa di quanto successo.
I magistrati sulla vicenda avevano ascoltato diversi testimoni, tra cui Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli.
Il fascicolo nei giorni scorsi, come anticipato proprio da Quarto Grado, era stato però archiviato.
Parallelamente a questa indagine, sempre nei giorni scorsi, Davide Vannicola ha consegnato alla Procura di Civitavecchia la registrazione di una intercettazione di un ex sottufficiale della Guardia di Finanza.
Nell’intercettazione si parla di un fascicolo nei confronti di Antonio Ciontoli, risalente ad anni prima della morte di Marco, per estorsione o rapina nei confronti di una prostituta sull’Aurelia.
L’esistenza del fascicolo a carico di Ciontoli era stata confermata dallo stesso maresciallo Izzo durante la trasmissione Chi l’ha Visto?, con il maresciallo che ha però tenuto a precisare che in quegli anni lui non era in servizio a Ladispoli e che quindi non avrebbe mai potuto spostare la vicenda dalla Procura di Roma a quella di Civitavecchia.