L’assessore ai lavori pubblici: “Non è una scelta politica, ma tecnica”
Luchetti: “I lavori su via Chirieletti termineranno entro dicembre” – di Giovanni Zucconi
L’ultimo tratto di via Chirieletti, quello che termina sulla rotonda di via Settevene Palo, è da molto tempo in parte transennato, e quindi è percorribile con una carreggiata ridotta.
Il problema è nato dalle radici degli splendidi pini che furono piantati al centro della carreggiata, e che hanno purtroppo rialzato e reso sconnesso una porzione di quel tratto di strada. Rendendolo non solo pericoloso al transito, ma addirittura quasi non transitabile, se non al costo disobbalzamenti da montagne russe.
Da tempo sono stati previsti dei lavori di ripristino, che però, è stato già annunciato, avverranno a scapito dei pini. Che verranno tutti tagliati, e sostituiti con altri alberi meno invasivi, e più compatibili con la manutenzione di una strada soggetta a traffico.

Ma, come è normale, si sono già levate le voci contrarie all’abbattimento dei grandi pini, e che suggerisconosoluzioni e metodi alternativi alla loro eliminazione.
Per sapere se ci sono spazi per una scelta diversa da quella dell’abbattimento, lo abbiamo chiesto all’assessore ai lavori pubblici di Cerveteri, Matteo Luchetti.
Parliamo dei lavori per ripristinare il tratto di via Chirieletti verso la rotonda. Quando inizieranno i lavori?
“Inizieranno ai primi di novembre. Abbiamo già firmato tutto. Ai primi di novembre inizieremo sia i lavori di ripristino della strada, che quelli per sistemare la fognatura sulla variante della rotonda. In questo modo migliorerà anche la situazione nel caso di piogge molto intense.”
Per fine anno ce la farete a terminare?
“Si. Si tratta di un mese di lavoro in tutto. Tempo permettendo.”
La volta scorsa ci disse che avreste dovuto abbattere tutti i pini al centro della strada. La decisione è confermata?
“Sì, non abbiamo altra scelta.”
Avete già scelto gli alberi con cui li sostituirete?
“Ancora no. Ma sicuramente saranno delle alberature in numero pari a quelle rimosse.”

Non saranno alte un metro, spero
“Non saranno alte un metro. Ma soprattutto non avranno le radici che ritornano in superficie, e che danneggiano quindi la strada.”
Ci sono state molte polemiche intorno alla decisione di abbattere quei pini. Ci sono associazioni ambientaliste che hanno suggerito dei metodi alternativi.Che non prevedono l’abbattimento degli alberi per sistemare la strada, e impedire che si possa di nuovo deteriorare
“Intanto cominciamo a dire che l’abbattimento dei pini non è una scelta politica. È una scelta tecnica. Io sono il primo a voler preservare quei pini. Anche perché quegli alberi, al contrario di altri pini sul nostro territorio che si stanno ammalando di cocciniglia, quelli godono anche di ottima salute. Ma se l’agronomo, non un consulente qualsiasi, ti dice che la fresatura delle radici comprometterà la stabilità e la salute futura della pianta, tu non hai altra alternativa che abbatterli e sostituirli con alberi meno problematici. Non abbiamo altra scelta. Ho sentito proporre la costruzione di strade sopraelevate. Cose quasi fantascientifiche, e difficilmente realizzabili, oltre che molto costose. Ma ripeto, non è una scelta politica. Io sono per preservare sempre gli alberi. Ma in questo caso non è proprio possibile.”