L’assessore Lazzeri: “Inizia a dare i primi frutti la campagna di sensibilizzazione lanciata nei mesi scorsi dal sindaco Alessandro Grando per una città senza barriere architettoniche”
“Ladispoli, una città sempre più sensibile ai problemi dei disabili” –
“Inizia a dare i primi frutti la campagna di sensibilizzazione lanciata nei mesi scorsi dal sindaco Alessandro Grando, per una città senza barriere architettoniche”.
A quanto pare alcuni commercianti avrebbero informato l’assessore al Commercio Francesca Lazzeri, dell’installazione delle pedane per consentire l’accesso ai negozi anche ai diversamente abili.
“L’abbattimento delle barriere architettoniche – ha spiegato il sindaco Alessandro Grando – è uno dei nostri obiettivi. La città deve essere fruibile a tutti, compresi coloro che hanno ridotte capacità motorie e sensoriali”.
“La piena accessibilità dei negozi e degli edifici privati rappresenta un indice di elevato senso civico e di alta qualificazione urbana. Siamo certi che il nostro appello sarà raccolto dalle attività produttive”.
Il primo cittadino, per cercare di invogliare ancora di più i commercianti ha ricordato anche le agevolazioni fiscali per gli esercenti che aderiranno al progetto di abbattimento delle barriere architettoniche.
I commercianti che decideranno infatti di installare le pedane per consentire l’accesso alle attività commerciali, non saranno tenuti al pagamento della Tosap su queste installazioni.
“Inoltre – ha proseguito Grando – non è richiesta la presentazione di uno specifico progetto tecnico ma una semplice comunicazione ai competenti uffici comunali nel caso in cui la rampa amovibile non abbia dimensioni superiori a mq 1,2 per 1,0 di profondità e non arrechi intralcio al transito dei pedoni sul marciapiede prospiciente”.
Ma nonostante lo sforzo di alcuni commercianti di rendere la città vivibile a tutti, purtroppo, sono ancora molti gli ostacoli che dovranno essere superati.
Quello dell’ingresso alle attività commerciali non è solo l’unico disagio a cui i diversamente abili devono far fronte.
Marciapiedi troppo stretti o ostruiti da fioriere e segnaletica verticale, radici che sollevano la pavimentazione rendendo difficile il passaggio non solo ai disabili ma anche a genitori con passeggini al seguito e ad anziani.
E poi c’è anche l’inciviltà di alcuni automobilisti che continuano a ostruire i passaggi pedonali muniti di scivoli, impedendo un facile attraversamento della strada.
Resta, infine, ancora in sospeso, la questione dei dehors.
Recentemente il consiglio comunale ha approvato una proroga di un anno per i commercianti che già in passato avevano provveduto all’installazione di strutture che ad oggi non risultano essere in regola con i nuovi parametri stabiliti dal regolamento.
Visti i costi ingenti per provvedere allo smantellamento e all’adeguamento delle strutture, il comune ha deciso di venire incontro alle attività commerciali prorogando i termini di adeguamento al nuovo regolamento al 2020.
E così, dunque, resta, almeno per quest’anno irrisolta la problematica relativa all’occupazione dei marciapiedi, in alcuni casi nella loro totalità, di queste strutture.
Ci sarà poi da risolvere, in vista dell’arrivo della stagione estiva, la problematica legata agli arenili pubblici.
Lo scorso anno, grazie al piano di salvamento collettivo, Assobalneari aveva provveduto all’installazione di passerelle per diversamente abili per consentire loro la discesa in spiaggia.
Bisognerà capire se e come quest’anno il Piano di Salvamento sarà attuato e se dunque anche questo servizio sarà ripristinato.