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Ladispoli, la situazione drammatica dei clochard del Boietto

Hanno a disposizione una fontanella esterna alla ex scuola che li ospita, tre bagni chimici e la corrente elettrica, ma per l’inverno si sta valutando se portargli delle coperte e generi alimentari

Ladispoli, la situazione drammatica dei clochard del Boietto –

Erano stati trasferiti dall’Amministrazione comunale l’anno scorso dalla stazione di Ladispoli all’ex scuola del Boietto, ma con l’inverno alle porte la situazione dei clochard non sembra essere molto migliorata.

Attualmente dispongono di una sola fontanella posiziona all’esterno della struttura che li ospita e di tre bagni chimici e il loro numero è perfino aumentato come riportano a Civonline gli operatori della Caritas che li seguono costantemente.

I problemi in cui vivono oggi sono l’assenza di acqua e la sicurezza.

Queste persone si muovono generalmente a piedi e spesso di notte e i pericoli lungo la strada per raggiungere Ladispoli diventano tanti. Un problema portato in consiglio comunale anche da Ladispoli Attiva che aveva chiesto un nuovo intervento da parte dell’Amministrazione.

Sebbene il Comune abbia stanziato 300 mila euro, ad oggi l’unico intervento è stato quello di dotare la struttura della corrente elettrica come riporta Fabio Paparella consigliere di Ladispoli Attiva che ha intenzione di presentare un’ulteriore interrogazione sia all’assessore alle Politiche sociali Gabriele Fargnoli che a quello ai Lavori Pubblici Marco Pierini.

Nel frattempo, lo spettro della stagione fredda è alle porte e le condizioni delle persone spinte a vivere al Boietto restano tragiche.

Per Paparella “si doveva intervenire prima, anche in emergenza” e sollecita Grando a velocizzare l’iter per la realizzazione degli interventi necessari.

Gabriele Fargnoli, assessore alle Politiche sociali, assicura che a breve arriverò l’acqua all’interno della struttura e per l’inverno dichiara che si cercherà “di capire se portare” insieme alle associazioni del territorio “coperte, indumenti e generi alimentari”.

Ma per la sicurezza stradale Fargnoli è categorico: “Il Comune non può essere assolutamente responsabile”.

(Immagine di repertorio)