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Cittàpolitica

Ladispoli, Italia in Comune contro la mozione delle case popolari

“Giovedì sera si voleva fare il bis” con la mozione per chiudere le attività commerciali degli stranieri

Ladispoli, Italia in Comune contro la mozione delle case popolari –

“Giovedì sera in Consiglio Comunale abbiamo assistito ad un’altra scena di pessima politica”, a sottolinearlo è un comunicato stampa di Italia in Comune Ladispoli.

Lo scontro sulla questione delle case popolari è al centro della piccata rimostranza della compagine della Sezione intitolata a Maurizio Biasetti.

“Mentre il Sindaco Grando era preso a dare bacchettate ad un gruppo dei suoi Consiglieri di Maggioranza, loro si sono presentati in Consiglio Comunale, probabilmente per distogliere l’attenzione dei Cittadini dai tanti problemi che affliggono la nostra Città, tirando fuori dal manuale del miglior qualunquista, una mozione ad effetto dal tema “le case popolari agli italiani”.

“Scontrandosi in Consiglio con il Sindaco che li invitava a studiare meglio i regolamenti, dopo una lunga sceneggiata di chi la diceva più grossa, i Consiglieri della sua stessa Maggioranza abbandonavano l’aula, facendo mancare il numero legale”.

Il paragone con l’ordinanza estiva

Italia in Comune fa poi il paragone tra la vicenda di giovedì e la vicenda dell’ordinanza estiva che prevedeva la chiusura degli smerci alimentari gestiti da stranieri.

All’epoca il Sindaco Grando tentò di impugnare la revoca dell’ordinanza davanti al TAR del Lazio, senza riuscirci.

“Giovedì sera si voleva fare il bis” aggiunge Italia in Comune che nel suo comunicato vuole dare un consiglio al Sindaco e alla sua maggioranza: “invece di trovare argomenti pretestuosi, il tutto per distrarre l’opinione pubblica sui vari fallimenti della sua amministrazione, lo invitiamo a preoccuparsi concretamente dei cittadini di Ladispoli in difficoltà”.

“Stiamo ancora aspettando segnali dal bilancio comunale a favore delle attività in crisi, e di tutti quei cittadini che devono combattere per arrivare a fine mese, in una Città sempre più degradata dove i ragazzi non hanno alternative al muretto, dove la giornata passa tra un po’ di hashish e cocaina”.

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