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CronacaIstruzione

Gite cancellate e cinque in condotta per chi ha occupato

Giro di vite nei licei romani

Arrivano i duri provvedimenti in alcuni licei romani, gite cancellate e cinque in condotta, questa la reazione dei presidi nei confronti degli studenti che hanno occupato la scuola. Tutto inizia il 5 dicembre, quando alcuni ragazzi occupano le scuole per sette giorni, le ragioni: salute mentale, trans -femminismo, fondi per l’istruzione e lotta contro la scuola autoritaria dei cinque in condotta.

Inutili i tentativi degli studenti di spiegare le loro ragioni e il loro diritto alla protesta, inutile le lettere di genitori e le loro rimostranze, il pugno duro dei presidi non si placa. Secondo Paolo Pedulla preside del liceo “Tasso” questo provvedimento “Serve per punire chi ha interrotto il diritto allo studio di altri studenti” definendo questa misura una forma educativa e non repressiva, di tutta altra linea la posizione dei giovani che cercano di difendersi, ritenendo di essersi assunti le loro responsabilità autodenunciandosi.

Avvenimenti che forse invitano ognuno di noi a fermarsi e riflettere, sicuramente è giusto trovare una misura ma la scuola non è forse il luogo del dialogo? Come rispondono i grandi ai giovani che hanno voglia e desiderio di dire qualcosa con una “semplice” punizione?

foto Agenzia Dire

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