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Economia

Filiera del latte: a rischio 20 mila posti di lavoro solo nel Lazio

Granieri (Coldiretti): “Quello che chiediamo con urgenza è un patto di filiera tra allevatori, industrie e distribuzione”

Filiera del latte: a rischio 20 mila posti di lavoro solo nel Lazio –

“È fondamentale assicurare un prezzo equo agli allevatori. Ed è necessario farlo ora, perché non possono più permettersi di aspettare. Serve responsabilità della intera filiera del latte”.

A dirlo è il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri a margine dell’incontro che il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha avuto con il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

“I compensi per le imprese di allevamento da latte sono da troppo tempo al di sotto dei costi di produzione. E questo sta portando sul lastrico gli allevatori” dice Granieri.

“Quello che chiediamo con urgenza è un patto di filiera tra allevatori, industrie e distribuzione per salvare il latte e le stalle.

Non possiamo permetterci di mettere a rischio il futuro di un settore che produce ogni anno oltre 12 milioni di tonnellate di litri di latte di mucca, grazie a circa 30mila allevamenti diffusi lungo tutta la Penisola”.

Il settore della zootecnica occupa, solo nel Lazio, 20 mila persone: la Coldiretti regionale chiede da tempo un accordo programmatico e azioni concrete per evitare la chiusura delle imprese.

Un settore già fortemente colpito da speculazioni, dalla crisi economica determinata dalla pandemia, oltre che da un aumento dei costi delle materie prime di importazione.

“I nostri allevatori – conclude Granieri – garantiscono il primato tricolore in Europa nella produzione di formaggi a denominazione di origine protetta (Dop).

Un prodotto prezioso per il Lazio è il latte fresco di cui Roma e la nostra regione è tra i maggiori consumatori in Italia, proprio per la sua ottima qualità.

Perdiamo tutti quando una stalla chiude e si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. Dobbiamo scongiurare questo pericolo”.