Il presidente Maurelli: “Resta da risolvere la questione delle spiagge libere”
Federbalneari Lazio: “Con le linee guida della Regione parte finalmente la stagione”
“Le linee guida per l’apertura degli stabilimenti balneari firmate ieri dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti, che confermano l’apertura della stagione balneare nel Lazio al 29 maggio, danno finalmente la possibilità alle imprese balneari di ripartire e alle persone la possibilità di godere del nostro mare” dichiara Marco Maurelli, Presidente Federbalneari Lazio.
Le linee guida accolgono le richieste avanzate da Federbalneari Lazio in questi giorni sia per quanto riguarda la data di apertura e sia per quanto riguarda il distanziamento, che dovrà essere di almeno 10 metri quadri tra gli ombrelloni indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia e di 1,5 mt tra i lettini, e il divieto assoluto di assembramento. In virtù dei riconosciuti principi di salubrità del mare e della spiaggia, l’utenza turistica presente sull’arenile, non in luoghi chiusi, non avrà alcun obbligo di indossare mascherine e guanti.
Resta adesso da risolvere la questione delle spiagge libere che la Regione Lazio ha derogato ai Comuni, competenti in materia e per le quali ha stanziato 6 milioni di euro. Per Federbalneari Lazio le spiagge libere devono comunque essere aperte ma è necessario individuare delle misure che ne consentano la fruizione in totale sicurezza, in attesa delle quali la Federazione ha proposto la temporanea sospensione del transito sulla battigia da parte dell’utenza, per evitare il verificarsi di assembramenti incontrollati, e il divieto di accesso ai venditori ambulanti.
“Le spiagge libere sono, al momento, quelle che ci preoccupano maggiormente. La Regione ha derogato la questione ai Comuni e noi siamo consapevoli che le singole amministrazioni stanno lavorando per garantire la tutela della salute pubblica. Ma è necessario prevedere immediatamente un protocollo che permetta alle persone di usufruire in totale sicurezza delle spiagge libere. Per questo abbiamo proposto una cabina di regia che coinvolga le amministrazioni comunali e, soprattutto, la Guardia Costiera che ha gli strumenti e la competenza per poter garantire un accesso sorvegliato alle spiagge libere”.