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Cordeschi: “Il distretto Cerveteri – Ladispoli rischia il commissariamento”

L’assessore ai servizi sociali di Ladispoli lancia l’allarme. Pascucci: “Le difficoltà sono reali”

Cordeschi: “Il distretto Cerveteri – Ladispoli rischia il commissariamento”

Il Comune di Cerveteri non riesce a spendere i fondi della Regione Lazio per l’attivazione dei progetti del distretto e ora il distretto rischia il commissariamento. A lanciare l’allarme sulle conseguenze che la situazione di stallo potrebbe causare è stata l’assessore ai Servizi sociali, Lucia Cordeschi.

Non si tratta solo della mancata attivazione dell’iter burocratico per l’attivazione dei progetti relativi all’impiego dei percettori del Reddito di cittadinanza, o della perdita di oltre 130mila euro per i minori in difficoltà a causa della mancata attivazione, nei tempi stabiliti, del centro Vannini. I fondi nelle casse del Comune di Cerveteri, capofila del distretto sono molti e risalgono anche agli anni passati. «Ci sono quelli della disabilità gravissima relativi al 2017, 2018 e 2019 – ha spiegato l’assessore Cordeschi – Si parla di circa 200mila euro all’anno. Poi c’è il fondo povertà, il Pal, il Pon».

L'assessore Cordeschi: "Il distretto Cerveteri - Ladispoli rischia
L’assessore Cordeschi: “Il distretto Cerveteri – Ladispoli rischia il commissariamento”

Fondi rispettivamente di circa «146mila, 135mila e 97mila euro per un totale di 900mila euro». E ancor più grave è, per l’assessore Cordeschi, l’inerzia per poterli recuperare. «Solo grazie alla dottoressa Colacchi, del Comune di Ladispoli – ha evidenziato l’Assessore ai Servizi sociali – siamo riusciti a recuperare 600mila euro ma se il dirigente di Cerveteri non firma rischiamo di perderli e di essere commissariati».

Uno scenario negativo che potrebbe portare dunque, un “estraneo” a decidere le attività del distretto e che «potrebbe magari decidere di non avviare altri progetti se non le attività ordinarie. Saremmo l’unico distretto nella provincia a essere commissariati», ha incalzato ancora Cordeschi.

LA POSIZIONE DEL COMUNE ETRUSCO

Intanto il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci fa un “mea culpa”. «I ritardi e le difficoltà lamentate da molti sono reali», ha detto il primo cittadino, aggiustando però il tiro sulla quantità dei finanziamenti persi: «C’è solo un contributo che rischia di andare perso e sul quale, congiuntamente al Comune di Ladispoli, stiamo lavorando con grande energia per evitare che ciò avvenga». Per quanto riguarda i ritardi invece, questi sono da imputare proprio al Comune di Cerveteri «e nella mancanza di celerità con la quale si sono affrontate le procedure amministrative avviate.

Questo – ha detto Pascucci – è assolutamente inaccettabile, me ne rendo conto, e come prima cosa ritengo di dover chiedere pubblicamente scusa a tutti coloro che stanno subendo disagi come conseguenza di questa condotta». Pascucci inoltre ha anche annunciato un tavolo operativo, congiuntamente a Ladispoli, per individuare «velocemente una soluzione» da mettere in atto.

«È vero che il personale degli uffici è molto ridotto e che le incombenze sono numerose, ma questo non può in nessun modo giustificare i ritardi soprattutto se, come sembra, era previsto uno strumento per assumere nuove risorse e non è stato sfruttato. Se questo è inaccettabile sempre, lo è ancora di più quando si parla di servizi sociali. Come Sindaco del Comune capofila mi impegno da subito a seguire in prima persona le questioni in corso e a definire, dopo la riunione di martedì, un incontro allargato a tutti i soggetti interessati (famiglie, cooperative, associazioni) per illustrare le risultanze, ascoltare eventuali ulteriori problemi e individuare soluzioni».

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