CIVITAVECCHIA, 25 settembre 2025 – La voce degli studenti si è levata forte e chiara lunedì 22 settembre a Civitavecchia, in una giornata di mobilitazione e sciopero nazionale a sostegno del popolo Palestinese e della “Global Sumud Flotilla”. L’iniziativa ha visto i giovani attivisti radunarsi inizialmente davanti alle scuole Stendhal e Guglielmotti, per poi proseguire in corteo fino al porto, portando in strada un messaggio di ferma opposizione a quello che definiscono “il genocidio attuato dal criminale governo israeliano in Palestina”.
Secondo gli organizzatori, questa giornata di protesta ha dimostrato la capacità del “popolo organizzato” di agire dove le istituzioni esitano, denunciando il genocidio e offrendo supporto concreto alla resistenza palestinese. “Perché di resistenza si parla”, affermano gli studenti, “la resistenza di chi continua a lottare sotto le bombe, di chi vuole continuare a vivere circondato dalla morte, di chi continua ad amare immerso da un mare di violenza”.
Il messaggio lanciato dalle strade è inequivocabile: basta con il silenzio e l’inettitudine. È ora che il governo italiano prenda una posizione chiara, smettendo di armare Israele e iniziando a sostenere realmente la Palestina. L’efficacia della mobilitazione è stata evidenziata dagli stessi attivisti, che attribuiscono alla pressione politica esercitata la decisione del governo di inviare due imbarcazioni militari per garantire la sicurezza degli attivisti a bordo della flottiglia. “Questo risultato dimostra che manifestare è veramente utile per raggiungere risultati concreti”, sottolineano gli studenti.
Nonostante le preoccupazioni per una possibile “censura dei media” o “repressione” da parte degli uffici scolastici regionali e di alcuni dirigenti scolastici, che avrebbero cercato di “vietare di parlare di Gaza nelle scuole”, gli studenti affermano con decisione che la loro lotta proseguirà “senza resa, fino a che il popolo Palestinese non avrà pace”.
La protesta si è conclusa con lo slogan che ha risuonato tra le vie di Civitavecchia: “From the river to the sea, Palestine will be free”.












