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Civitavecchia Rugby Centumcellae, la salvezza è a portata di mano

Una stagione fatta di luci e ombre quella dell’Asd Civitavecchia Rugby Centumcellae, che nel girone 3 della serie A di rugby può dire ormai raggiunto l’obiettivo salvezza non senza qualche rimpianto per una posizione di classifica che poteva essere senza dubbio migliore. La società laziale, infatti, pur avendo portato a casa più sconfitte che vittorie, è riuscita a mantenere la distanza dalle ultime della classe, ossia Arvalia Villa Pamphili Roma e Rugby Napoli Afragola mettendosi al riparo sia dal rischio di una retrocessione diretta che dalla Pool Play-Out, a cui accedono le decime classificate di ogni girone come riporta Rugbymeet.

CRC, obiettivo salvarsi senza soffrire

Dirigenza e staff del Civitavecchia Rugby Centumcellae erano stati chiari sin dall’inizio, l’obiettivo per questa stagione agonistica sarebbe stato quello di salvarsi senza troppi patemi. Data la presenza di tanti giovani in rosa, segno della volontà della società di programmare al meglio il futuro della squadra, il team laziale non ha voluto sbilanciarsi e creare false aspettative, mostrandosi invece realista ma fiducioso.

L’obiettivo fissato può anzi dirsi raggiunto con un certo anticipo, nonostante un campionato fatto di alti e bassi e una bilancia che pende più dal lato delle sconfitte che da quello delle vittorie. È soprattutto sul terreno di casa che il CRC è riuscito a portare a casa i migliori risultati, battendo per esempio Livorno all’esordio, ma anche Perugia e le ultime due della classe, Arvalia Villa Pamphili Roma e Rugby Napoli Afragola, mostrandosi però molto più debole in trasferta.

Lontano da Civitavecchia, infatti, la squadra allenata da Mauro Tronca ha vissuto momenti tutt’altro che indimenticabili, incasellando anche alcune pesanti batoste come il 76-16 rifilatole dalla Cavalieri Union Rugby Prato o il 61-0 subìto per mano della Pol. S.S. Lazio Rugby 1927, team saldamente al comando della classifica con zero sconfitte all’attivo.

Una differenza di rendimento dovuta sicuramente anche a fattori psicologici, sui quali lo staff sta già cercando di lavorare da tempo così da porre le basi per una maggiore solidità da sfruttare per fare il salto di qualità nel prossimo torneo. Senza guardare troppo in là, però, l’attenzione va agli ultimi match in calendario, nei quali il CRC dovrà cercare non soltanto di chiudere matematicamente il discorso salvezza, ma anche di tentare la scalata verso un posizionamento più soddisfacente.

Di certo, nel frattempo, va apprezzata la capacità dello staff tecnico e della dirigenza di creare un roster valido pur seguendo la linea verde, con giocatori appena ventenni, come Paolo Di Giammarco, Luca Nastasi e Michele Bianco, che già sono riusciti a mostrare ottime qualità tecniche e mentali.

La rapida crescita del rugby italiano

I segnali mostrati dal Rugby Civitavecchia con i suoi giovani talenti, ma anche dagli altri team che stanno movimentando i tre gironi della serie A italiana, evidenziano la crescita di questo sport nel nostro Paese, non soltanto da un punto di vista degli appassionati che lo seguono con attenzione ma anche da quello dei vivai, sempre più abili a sfornare futuri campioni.

Anche grazie alle imprese della nostra nazionale, in tanti si sono avvicinati in questi anni alla palla ovale, scendendo direttamente in campo quando possibile o, più semplicemente, seguendo i maggiori eventi nazionali e internazionali in TV e sui siti di quote per il Rugby come Betway, che dedicano uno spazio sempre maggiore a questo sport, a dimostrazione di un appeal che cresce mese dopo mese.

Aumentano nel frattempo anche gli investimenti sui vivai, nonostante le difficoltà economiche di cui risentono le stesse società sportive, e ciò risulta evidente anche dal miglioramento del tasso tecnico complessivo del nostro Paese, non ancora in linea con la grande tradizione di Paesi come Irlanda, Francia o Nuova Zelanda – solo per citare le prime 3 del ranking mondiale riportato anche sul portale Onrugby – ma in sensibile ascesa.

Le prospettive sono dunque positive e con l’aiuto delle istituzioni del settore si può ben sperare su un futuro migliore per questa appassionante disciplina anche in Italia.

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