fbpx
 
CittàEconomiaItalia

Civitavecchia è il primo porto in Italia abilitato all’esportazione di bovini vivi

A sancirlo è stato il Ministero della Salute: partiti i primi 100 capi di bestiame per la Tunisia

Civitavecchia è il primo porto in Italia abilitato all’esportazione di bovini vivi –

Il Ministero della Salute ha designato il porto di Civitavecchia come punto di partenza per l’esportazione di animali vivi della specie bovina.

Il 2 marzo è stato così possibile avviare il nuovo traffico, per il quale lo scalo locale è l’unico in Italia ad avere le necessarie autorizzazioni.

La Cruise Splendid ha imbarcato i primi 100 bovini per la Tunisia.

Il decreto del Direttore Generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero ha fatto seguito alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa tra Ministero della Salute, la Asl Roma 4 e l’Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale

Il protocollo d’intesa ha previsto accordi preliminari con una struttura di Manziana per la sosta ed il ricovero di emergenza degli animali.

“Sono molto soddisfatto che questa nuova tipologia di traffico – sottolinea il Presidente Pino Musolino – finora dirottato verso altri porti europei, possa ora partire, dall’Italia, qui da Civitavecchia, offrendo un servizio ai numerosi allevatori della zona e di tutto il centro Italia”.

“Ancora una volta il porto di Civitavecchia – ha concluso il Presidente dell’AdSP – ha dimostrato di essere pronto a rispond​ere alle esigenze del mercato, fornendo servizi adeguati e professionali anche per una tipologia di traffico così particolare che comporta l’adeguamento e l’osservazione di una serie di prescrizioni al fine di tutelare l’esportazione di animali vivi”.    

“Siamo contenti – si dichiara dalla Asl Roma 4 – di poter supportare l’Autorità di Sistema Portuale nell’attivazione di una nuova linea di attività che contemperi attività a  valenza commerciale con l’opportunità di ridurre i tempi di trasporto, a tutela del benessere animale. Attraverso questo accordo riusciremo a vigilare sullo stato di salute degli animali nel trasporto e negli scambi ed in caso di difficoltà sapremo intervenire a loro tutela”.