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Civitavecchia, Asl Roma 4 espone chiarimenti sui fatti accaduti ieri

“Massima disponibilità a sostenere la famiglia ed a chiarire con chiunque ne abbia diritto le questioni più specifiche e spinose relative al caso”

Civitavecchia, Asl Roma 4 espone chiarimenti sui fatti accaduti ieri-

La donna, civitavecchiese, si era incatenata alle transenne che si trovano nella parte antistante la porta di ingresso della Asl, per sensibilizzare la dirigenza dell’azienda sanitaria locale al problema riguardante il figlio.

Il ragazzo, che soffre di crisi depressive che lo hanno recentemente portato a tentare il suicidio, sta per essere dimesso dopo un periodo di ricovero all’interno del servizio psichiatrico di diagnosi e cura del San Paolo.

La madre, temendo che il figlio potesse nuovamente avere reazioni autolesionistiche, ha proceduto alla protesta.

La Asl roma 4 ha quindi prontamente presentato un chiarimento inerente ai fatti accaduti ieri:

“Sempre mantenendo ferma la comprensione e la vicinanza sicuramente doverose nei confronti di una madre in oggettive condizioni di preoccupazione per il proprio figlio e per la propria famiglia , comprensione peraltro dimostrata in tutti i modi possibili dalla dirigenza della Asl roma 4, occorre chiarire e sottolineare alcuni elementi fondamentali .

Il paziente è stato tempestivamente e approfonditamente valutato in modo integrato da tutti i servizi sanitari coinvolti .

Lo stesso paziente, totalmente collaborativo, aveva accettato, già il giorno precedente gli eventi che hanno visto protagonista la sig.ra , di rimanere a ricovero per qualche giorno per una verifica ed adeguamento della terapia in atto .

Di tutto ciò la Sig.ra era stata già personalmente informata dalla direzione aziendale .

L’ulteriore , breve allungamento del periodo di ricovero, resosi necessario soprattutto per il livello di tensione ambientale nel frattempo creatosi, è stato poi accettato a riprova di una sostanziale collaborativita’ del ragazzo .

Ma è importante fornire all”opinione pubblica informazioni corrette , sul piano normativo e concreto .

Il tso è uno strumento coercitivo ( attuato su proposta e convalida di personale medico con successiva ordinanza del Sindaco ) da utilizzare in casi estremi e solo e soltanto se ricorrono condizioni di acuzie psichiatrica e di non accettazione della terapia.

Civitavecchia, Asl Roma 4 espone chiarimenti sui fatti accaduti ieri
Civitavecchia, Asl Roma 4 espone chiarimenti sui fatti accaduti ieri

La legge 180 è molto chiara in merito e non è pensabile regredire a principi propri dell’epoca manicomiale.

Come è impossibile per un medico violare le norme vigenti e la deontologia professionale.

L’evocata interdizione ,poi, è materia che esula completamente dalle competenze di un reparto ospedaliero.

Di certo , nulla è semplice nella gestione di situazioni di disagio psicologico, di qualunque tipo e origine.

La nostra attenzione è stata e resta massima per tutte le questioni cliniche del caso, sulle quali non possiamo addentrarci per ovvie ragioni di.privacy.

Massima rimane anche la disponibilità a sostenere la famiglia ed a chiarire con chiunque ne abbia diritto in termini di legge le questioni piu’ specifiche e più spinose relative al caso.

Sempre nel rispetto della libertà e della dignità delle persone.”

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