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Cittàpolitica

Cerveteri, Paolacci: “La gente vuole una città con la C maiuscola”

Un’intervista al consigliere d’opposizione, presidente della commissione sport, cultura, tempo libero e turismo

Cerveteri, Paolacci: “La gente vuole una città con la C maiuscola” –

Per Gianluca Paolacci da sei mesi consigliere comunale, presidente della commissione sport, cultura, tempo libero e turismo a Cerveteri è tempo di bilanci.

L’imprenditore nel campo dell’immobiliare non pensava lo scorso anno di poter raggiungere gli scranni di Palazzo del Granarone. 

Sono stati sei mesi intensi, pieni di impegni e di responsabilità, dal momento che all’elezioni di giugno ha raccolto tanti consensi. 

Ha avuto la fiducia di oltre 240 persone che hanno riposto in lui molte speranze, soprattutto quelle di rivalutare la frazione in cui vive, Due Casette. 

Dai banchi di opposizione sta cercando di impegnarsi per migliorare la città, la qualità della vita delle persone che vi ci vivono.

“Il mio lavoro non è solo per Due Casette, ma per tutto il territorio. Dove c’è da intervenire, dove sono chiamato a farlo, non mi tiro indietro. È un’esperienza che mi sta piacendo, una sfida con me stesso visto che ho sempre cercato le sfide. Cerveteri è una città che ha tante risorse, molti pregi, ma anche tanti difetti.  Sto imparando molte cose, sto avendo gradevoli consensi e la gente che mi ferma per strada mi chiede tante cose, alle quali cerco di rispondere”.

Per esempio?

“La gente vuole più servizi, più efficienza, vuole una città con la C maiuscola. Io sono in opposizione, ma sono una persona propositiva che vuole il bene della città. Penso che il dialogo, la condivisione dei progetti siano alla base di tutto. Sempre che si facciano le cose per il bene comune e non per il profitto personale. Se si vuole crescere, ambire a una Cerveteri dotata di servizi per lo sport, il sociale, la cultura e il lavoro, bisogna fare sistema tutti insieme. Collaborare, fare un’opposizione giusta, mirata a spronare l’amministrazione ad accettare i consigli anche di chi non la pensa politamente come loro”.

Dopo sei mesi, si ritiene soddisfatto del lavoro?

“Se mi ritengo contento? Sì. Se sono stato bravo, chiedetelo ai cittadini. Posso dirvi che mi sono impegnato, ho cercato di risolvere alcune grane. Sullo stadio Galli sono riuscito ad avviare un dialogo con le parti, usando un linguaggio schietto e sincero, senza fare il tifo per l’uno o per l’altro. Ho partecipato alla riapertura della Proloco di Due Casette, sono soddisfatto di aver riunito tante persone, di aver messo insieme tante teste. La pensiamo tutto allo stesso modo, entusiasti e carichi di motivazioni”.

È Natale: che augurio si sente di fare?

“Quello di vedere nel 2023 una città che cominci a germogliare. Servono molti interventi, tante azioni che diano rilancio a diversi settori.  In ambito sportivo, per esempio, possiamo crescere.   Bisogna, però, andare alla ricerca di bandi e fondi. Puntare ad investimenti che non vengano catalogatoti come spese, bensì come risorse. Nel senso che se investiamo oggi ce lo ritroveremo domani. Quindi, è giunto il momento che si cominci ad investire su spazi, impianti per aver tra qualche anno introiti e posti di lavoro. Intanto vorrei che si realizzasse il carnevale sul lungomare della marina, un progetto ambizioso che potrebbe farci arrivare tanti visitatori. E poi vorrei continuare a svolgere il mio ruolo in minoranza, con attenzione e con occhi vigli su quello che fa l’amministrazione, collaborando in maniera costruttiva e non distruttiva”.

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