La trattativa potrebbe concludersi in queste ore
Cerveteri, la famiglia Lupi proprietaria del Borgo San Martino pronta a rilevare il club –
Che ne sarà del Cerveteri, un club con quasi 95 anni di storia? Una domanda a cui, soprattutto il primo cittadino Elena Gubetti, deve darci una risposta.
L’esperienza Iurato è al capolinea, finisce tristemente dopo che aveva sognato di far diventare la struttura un vero stadio moderno, e la squadra di portarla in serie C.
Però aveva fatto i conti con una realtà diversa da quella che si era immaginato, perché se il calcio a Cerveteri dopo gli anni stupendi della serie C non è più risorto è per colpa dei politici e degli amministratori. Il suo entusiasmo, purtroppo, si è scontrato con la genetica della città, che non vuole che si cresca e a malincuore non è mai cresciuta.
TRATTATIVE. Sono due le cordate disposte a rilevare il club, a trattare in queste ore.
Rimane in vantaggio quella della famiglia Lupi, a capo del Borgo San Martino. Sembra la più accredita, anche la più solida, che potrebbe far dormire sonni tranquilli alla sindaca Gubetti, aperta al dialogo e al confronto. Il progetto di Lupi, infatti, legato anche a un grande marchio nel settore dell’agroalimentare, si è articola su un progetto ambizioso, che di fatto sta dando dei buoni risultati con il Borgo San Martino.
Altra cordata è rappresenta da personaggi del mondo del calcio locale, sostenuti in prima linea da un commerciante del posto.
LA SQUADRA. Dopo le dimissione di Ferretti, tecnico grazie al quale i verdeazzurri hanno vinto un campionato nel 2012 e dieci anni dopo si sono salvati dalla retrocessione, i nomi in ballo sono due, rispettivamente legati alle presunte cordate. Con la famiglia Lupi arriverebbe Pietro Bosco, mentre si parla del ritorno di Tonino Graniero con la cordata 2.