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Cerveteri, Alessandro Carlini denunciato dai Ciontoli: chiesta l’archiviazione

Era stato denunciato per “lesione all’onorabilità della famiglia”. Il giudice si riserva di decidere

Cerveteri, Alessandro Carlini denunciato dai Ciontoli: chiesta l’archiviazione –

Aveva scritto un post sulla pagina social nel 2016 utilizzando la parola “assassini” e per questo la famiglia Ciontoli, nella convinzione che facesse riferimento a loro, lo avevano denunciato per diffamazione parlando di “lesione all’onorabilità della famiglia Ciontoli”.

Protagonista della vicenda è Alessandro Carlini, cugino di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri morto a causa di un colpo di pistola esploso all’interno dell’abitazione della sua fidanzata, Martina Ciontoli.

Nel 2016 il cugino di Marco aveva pubblicato sulla pagina facebook “Giustizia e verità per Marco Vannini” un post in cui parlava genericamente di assassini e da lì era scattata la denuncia. Il PM, all’esito delle indagini, aveva richiesto al GIP l’archiviazione per particolare tenuità del fatto.

Sul provvedimento aveva presentato all’epoca dei fatti opposizione il legale di Carlini, l’avvocato Alessandro Gnazi, che aveva invece chiesto l’archiviazione piena del caso. All’udienza, tuttavia, si è presentato anche il legale dei Ciontoli, il quale ha insistito nella denuncia fatta a suo tempo ed ha chiesto al giudice l’imputazione coatta e quindi di processare Alessandro Carlini per diffamazione e lesione all’onore della famiglia Ciontoli.

Quasi una “sorpresa” per il legale di Carlini la richiesta dell’avvocato dei Ciontoli in quanto, «aldilà dell’assenza di qualsivoglia offesa nel post il Alessandro, il 30 settembre è arrivata proprio una condanna per omicidio volontario per tutta la famiglia».

Il giudice si è riservato di decidere.

Tre gli scenari che si potrebbero palesarsi: l’archiviazione totale (come chiesto dall’avvocato di Carlini, Gnazi), l’archiviazione per particolare tenuità del fatto (come chiesto dal pm) che permetterebbe comunque di chiudere definitivamente la posizione di Carlini o un’imputazione per diffamazione per il cugino di Marco, come chiesto dai legali della famiglia di Antonio Ciontoli.