I consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis tornano a puntare i riflettori sul cambio di destinazione d’uso della struttura di via Fontana Morella
“Cantina sociale Cerveteri, si faccia un consiglio comunale aperto” –
I consiglieri d’opposizione Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis tornano alla carica sul cambio di destinazione d’uso della Cantina Sociale di Cerveteri.

I due consiglieri comunali già in precedenza hanno più volte sollecitato l’amministrazione comunale sul fare chiarezza su quanto stia accadendo in via Fontana Morella.
Interrogativi posti anche al consiglio di amministrazione della Cantina sociale per cercare di confutare definitivamente la “tesi” di una possibile privatizzazione di un “bene” invece collettivo.
“Dopo varie battaglie per avere contezza sul fantomatico interesse pubblico – hanno detto – sono oggi ad evidenziare che dopo 16 mesi non hanno ancora ottenuto risposta a un preciso e reiterato accesso agli atti, visto che trattatasi di ‘interesse pubblico’, da parte del presidente della Cantina sociale, l’avvocato Mauro De Carolis, che oltre a rispettare il proprio ruolo di presidente della cantina sociale, avrebbe dovuto, nel rispetto di quel paventato ‘interesse pubblico’, rispondere tranquillamente a questi due ‘stolti’ consiglieri eletti dai cittadini”.
“E invece no – proseguono ORsomando e De Angelis – tutto tace”.
“Come ad oggi e dopo circa 17 mesi non ci è dato sapere che fine abbia fatto la concessione che rappresentava una certa urgenza e soprattutto tutte le integrazioni fatte al progetto in questo lunghissimo periodo, compreso il procedimento adottato dopo la delibera di giunta del dicembre 2019”.
“Sarebbe ora – hanno proseguito i due consiglieri – che il presidente, il nuovo consiglio di amministrazione della cantina, i revisori dei conti della cantina, l’amministrazione comunale e su tutti l’assessore all’agricoltura Riccardo Ferri, incontrassero l’opposizione e la città in un consiglio comunale aperto per fare chiarezza su tutta la vicenda”.
In attesa di ciò, i due consiglieri annunciano un nuovo sollecito per poter accetere agli atti