Campo di Mare: nella notte spiaggia divorata dalla mareggiata –

Nella notte di ieri spiaggia nuovamente divorata a Campo di Mare a causa dell’ennesima mareggiata avvenuta.
Non c’è pace, infatti, per gli stabilimenti balneari del territorio. Ancora una volta i peggiori “nemici” sono il mare e l’erosione della costa.
L’ondata di maltempo che ha imperversato durante questo fine settimana sul litorale laziale, con l’allerta vento diramata dalla Protezione civile regionale, ha causato diversi problemi agli stabilimenti. Ancora un tratto di spiaggia invaso dall’acqua, con gli ombrelloni e i lettini “invasi” dall’acqua e che hanno dato un gran da fare ai gestori degli stabilimenti, costretti, di nuovo, ad arretrare le file di ombrelloni.
Un gran bel disagio, come hanno più volte denunciato, che rischia di mettere a dura prova un settore già messo in crisi da due anni dalle norme anti covid necessarie a prevenire la diffusione del coronavirus.
Già dalla scorsa estate, infatti, gli stabilimenti hanno dovuto rinunciare a quasi alla metà delle postazioni a loro disposizione per poter rispettare la distanza di quattro metri tra gli ombrelloni e di un metro da lettini appartenenti a non conviventi. A questo va poi ad aggiungersi l’indicazione di dare la priorità ad abbonamenti mensili, che così facendo riducono di molto i possibili avventori “mordi e fuggi”.
Il problema non riguarda solo le spiagge di Campo di Mare, ma anche quelle della vicina Ladispoli dove però, al contrario della vicina costa etrusca, sono imminenti degli interventi a difesa della costa con la realizzazione di barriere soffolte e altri interventi, così da combattere l’avanzata del mare.
Il Comune, infatti, ha già avuto un finanziamento di oltre 6milioni di euro da destinare alla realizzazione di barriere a protezione della costa urbana, dalla Torre fino a Marina di Palo. A questi vanno ad aggiungersi altri 200mila euro, ottenuti recentemente e specificamente destinati per la protezione della costa di fronte alla Palude di Torre Flavia.