Accolta dal giudice la richiesta del legale Carmelo Antonio Pirrone
Aggressione a Ladispoli: è stato revocato l’obbligo di dimora per Vincenzo Orefice e Maximiliano Paolella
Revocato l’obbligo di dimora per Vincenzo Orefice e Maximiliano Paolella. Il giudice del tribunale di Civitavecchia ha accolto la richiesta del legale, Carmelo Antonio Pirrone, per i due imputati nel processo per l’aggressione subita da un 28enne di Ladispoli durante la scorsa estate che gli causò la perdita di un occhio.

Subito dopo l’interrogatorio di garanzia il legale di Vincenzo Orefice e Maximiliano Paolella aveva chiesto per i suoi assistiti una misura cautelare diversa rispetto al carcere tanto da ottenere l’obbligo di dimora.
Era rimasto in carcere invece l’altro fratello, Emanuele Orefice difeso dall’avvocato Pietro Messina, solo recentemente invece sottoposto agli arresti domiciliari. Ora, dopo l’udienza preliminare svolta nei giorni scorsi al tribunale di Civitavecchia, l’avvocato Carmelo Antonio Pirrone, legale di Vincenzo Orefice e Maximiliano Paolella ha chiesto la revoca della msiura cautelare.
E il giudice ha deciso di accordargliela vista la buona condotta dei due durante l’obbligo di dimora ed essendo la loro condotta meno grave rispetto a quella di Emanuele Orefice che resta invece ai domiciliari. Un buon risultato per l’avvocato Pirrone che ha puntato i riflettori in particolar modo sulle testimonianze rese da alcuni presenti la sera della rissa che avrebbero sostanzialmente confermato l’estraneità nei fatti dei due.
Il legale ha inoltre fatto notare come la misura cautelare imposta, l’obbligo di dimora e non il divieto di dimora, non avrebbe comunque tutelato la vittima, residente a Ladispoli.