L’organizzazione internazionale protezione animali: “I grandi concerti vanno fatti negli stadi nel rispetto degli animali”
Jova Beach Party, Oipa: “Chiederemo l’accesso agli atti autorizzativi” –
Sono pronti a chiedere l’accesso agli atti autorizzativi che riguardano l’uso dei luoghi scelti per il Jova Beach Party. A non condividere la scelta di tornare a fare concerti sulla spiaggia, in alcuni casi vicino a riserve naturali e ad ecosistemi delicati, è l’Organizzazione internazionale protezione animali.
“Vogliamo verificare la regolarità delle autorizzazioni in considerazione del pregio ambientale dei litorali e dell’area montana di Gressan. Già il Jova Beach Party del 2019 fu al centro di polemiche e contenziosi per aver scelto luoghi preziosi, ricchi di avifauna anche rara, come il fratino”, ha spiegato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Non comprendiamo come Jovanotti, che ha voluto dimostrare più volte la sua sensibilità per i temi dell’ambiente, insista nel voler portare migliaia di persone, veicoli, frastuoni, logistica, in luoghi naturali. I grandi concerti – ha sottolineato Comparotto – vanno fatti negli stadi proprio nel rispetto degli animali e dell’ambiente”.
Jova Beach Party, Oipa: “Chiederemo l’accesso agli atti autorizzativi”
L’Oipa evidenzia come “anche se antropizzati, i litorali restano il rifugio notturno dell’avifauna e l’ecosistema dei luoghi dei concerti ne risentirà comunque, tanto più nel periodo di nidificazione che per molte specie si protrae fino alla fine dell’estate”.
Dunque, l’Oipa chiederà l’accesso agli atti a tutti gli enti coinvolti nelle singole tappe della tournée per valutarne l’impatto sulla biodiversità.