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Virus West Nile, Paliotta tranquillizza: “Casi con complicanze non più di uno su mille, seguire alcune semplici raccomandazioni”

West Nile, 21 nuovi casi nel Lazio

L’esperto medico interpellato: “Fenomeno già apparso in Italia nel 2008, evitare il contatto con le zanzare con tutti i mezzi possibili”

Virus West Nile, Paliotta tranquillizza: “Casi con complicanze non più di uno su mille, seguire alcune semplici raccomandazioni” –

di Marco Di Marzio

Si allarga il fronte del contagio del virus West Nile. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, 32 sono i casi di positività accertati in Italia.

Due terzi di questi sono stati registrati nel Lazio, mentre i restanti nove sono divisi tra Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Campania.

Una concentrazione geografica importante delle positività, quella registrata nel litorale e nell’entroterra pontino.

Crescenzo Paliotta: “Sogno una Ladispoli che la smetta di guardare alla quantità, ma che guardi di più alla qualità”
Il Dottor Crescenzo Paliotta

Il virus West Nile è apparso in Italia già nel 2008 – spiega, interpellato, l’esperto medico di Ladispoli Crescenzo Paliotta – . L’allarme di queste settimane nel Lazio deriva dal fatto che un focolaio numeroso si è verificato tra Latina e Fondi ma in realtà zone più a rischio sono soprattutto al nord, ad Oristano in Sardegna e a Caserta in Campania. Il virus percorre grandi distanze quando è nel sangue degli uccelli ma sono le zanzare del tipo Culex (che vivono da sempre in Italia) a trasportarle dagli uccelli alle persone. Le temperature in aumento ormai sul pianeta fanno arrivare in Europa uccelli più facilmente e purtroppo facilitano lo sviluppo più veloce delle zanzare. Comunque sono importanti alcuni punti: primo, il contagio non passa da una persona all’altra ma solo attraverso le zanzare; secondo, molte delle persone contagiate (colpisce dai 60 anni in su) sono asintomatiche o sviluppano sintomi simil influenzali e non necessitano di terapie; terzo, se compaiono sintomi neurologici (confusione, sbandamenti, tremori) è opportuno contattare subito un medico; quarto, comunque i casi che si complicano non sono più di uno su mille di quelli sintomatici. Rimangono le raccomandazioni più semplici: evitare il contatto con le zanzare con tutti i mezzi possibili e attenzione alle acque stagnanti, anche se in piccola quantità. Sono una incubatrice per lo sviluppo delle zanzare.